CON L’UNPLI LAZIO PRENDE VITA IL CONSORZIO DELLE PRO LOCO DEI CASTELLI ROMANI
I Castelli Romani sono terre ospitali e bellissime. Gli antichi romani, i papi e le più influenti famiglie della storia d’Italia non ne hanno mai sottovalutato il potenziale strategico sotto molteplici punti di vista. Abbiamo inaugurato la nascita del consorzio delle pro loco dei Castelli Romani, creato con l’obiettivo di mettere in rete le pro loco dei Castelli per creare un turismo alternativo a quello della città di Roma. E non è cosa di poco conto. I borghi e le città dei castelli sono da troppo tempo isole dal punto di vista ambientale, commerciale e non da ultimo turistico. L’idea che le comunità dei singoli paesi si uniscano per valorizzare i propri territori e per aiutarsi a vicenda in caso di necessità (si pensi, ad esempio, alle pro loco sottoorganico o a quelle che non hanno gazebi o cucine adatte per una sagra o una festa di grandi dimensioni) è vincente. Ed è vincente perché fare “rete”, creare ponti, unire sono azioni imprescindibili in questo momento in cui si soffia sul fuoco della disgregazione sociale ed in cui i trasferimenti alle pro loco per il turismo non sono sufficienti. Anche per questo, nell’ultimo bilancio, ho proposto un emendamento che è oggi legge che implementa l’attività di promozione dell’Unpli oggi qui autorevolmente rappresentata dal Presidente Nardocci, finanziandola con 80mila euro. Certo è poco, si poteva fare di più. Ma sono convinta che i soldi stanziati nel bilancio regionale e questa nuova realtà di mutuo aiuto tra pro loco possano segnare l’inizio di una nuova pagina nel turismo laziale e sopratutto nella promozione di queste splendide terre ricche di aria buona, vedute e buon cibo.