NEL LAZIO PERCORSI SANITARI SPECIFICI PER CONTAGIATI COVID-19 CON DISABILITA’

Importante risultato per la tutela della salute di tutte e tutti: nelle ASL del Lazio previste tutele specifiche per le persone con disabilità cognitivo – comportamentale e/o neuromotoria contagiate da Covid-19 e che non collaborano alla prestazione sanitaria o, nei casi sospetti, alla fase di accertamento diagnostico, di isolamento o quarantena e di ricovero presso reparti di degenza ospedaliera.

Sulla base delle indicazioni contenute nel documento che è stato recepito dalla Regione dovranno essere predisposti percorsi strutturati di presa in carico delle persone attraverso una collaborazione tra i Dipartimenti di prevenzione, i Distretti, i servizi che hanno già in carico la persona e i caregiver familiari.

Nello specifico:

Accertamento diagnostico

  • Il test diagnostico deve essere effettuato a domicilio
  • Percorsi idonei alle esigenze dei destinatari nei drive-in e gli altri servizi in cui vengono eseguiti i test. Eventuale somministrazione presso la scuola del bambino o ragazzo, solo qualora sia stata individuata come sede di screening per tutti gli alunni.
  • In ambiente sanitario garantito un locale a ridotto impatto di medicalizzazione, ridotta presenza di persone e un approccio adeguato in relazione all’età e alla tipologia di esigenza.
  • In tutti i casi è prevista la presenza e collaborazione del caregiver di riferimento mediante un raccordo con i servizi sanitari pubblici, mentre la procedura di sedazione va considerata come extrema ratio.

Isolamento o quarantena domiciliare

Nei casi in cui si rende necessario l’isolamento o la quarantena al domicilio della persona o della sua figura assistenziale, o in altre strutture alberghiere,

  • approfondita valutazione dei bisogni
  • individuazione case manager tra il personale che già segue la persona con funzione di coordinatore e facilitatore della presa in carico assistenziale in modo unitario.
  • Consulenze telefoniche o telematiche al caregiver e interventi di telemedicina o teleriabilitazione da parte deiservizi che conoscono e hanno in carico la persona. Previsto anche l’utilizzo delle piattaforme e App già usate allo scopo (in particolare Lazio Doctor per COVID) con il supporto del famigliare o altre figure impiegate nel setting assistenziale dell’utente.

Ricovero Osservazione – Bassa e Media intensità di cura in area degenza Covid-19

Nelle fasi di trasporto e ricovero nelle strutture territoriali Covid-19

  • misure specifiche per le «persone con difficoltà comportamentali» e/o neuromotorie attraverso la presenza del cargiver o, in sua sostituzione, di altro famigliare o personale socio sanitario o sociale. Tale presenza è in particolare consentita a bordo delle ambulanze e nella stanza di degenza, che dovrà quindi essere dotata di due letti.
  • Per i minori viene indicato come Centro di riferimento Covid-19 l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù sede-Palidoro.

Ricovero in alta intensità di cura.

Nei casi in cui le condizioni di salute richiedano la “Terapia Intensiva”, nei momenti di non sedazione e svezzamento dal respiratore, sarà consentita la presenza del cargiver di riferimento.