SETTIMANA EUROPEA SICUREZZA SUL LAVORO/ INFORTUNI DONNE IN CALO, MA SONO DATI CONDIZIONATI DAL COVID

L’appuntamento della “Settimana europea della sicurezza sul lavoro”, quest’anno, riveste una particolare importanza considerato il momento emergenziale che stiamo vivendo, in cui il mondo del lavoro ha dovuto modificare lo schema classico con il blocco delle attività produttive durante i mesi del lockdown, lo smart working e le nuove misure a tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici nell’attuale fase di ripresa. Mentre continuiamo a lavorare sugli effetti della pandemia, ci sono questioni di lunga data ancora aperte e da affrontare, sfide per il futuro che possono rappresentare un’occasione di sviluppo e aggiornamento. Ciò a cominciare dalla semplificazione – e attuazione integrale – della disciplina prevenzionistica a undici anni dall’entrata in vigore del Testo Unico Sicurezza. Gli ultimi dati che abbiamo a disposizione sono condizionati dalla pandemia, che ha modificato le prestazioni e che, durante il lockdown, ha interrotto le attività lavorative. Particolare che emerge chiaramente se li leggiamo in ottica di genere: per le donne, infatti, le denunce di infortuni sul lavoro hanno subito un calo, da 10.481 a 6.659 (-36,5%), percentuale certamente influenzata dalla loro permanenza in casa anche oltre il lockdown. La Regione Lazio, in tema di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori, è, però, in prima linea già dal 2019 con il protocollo “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”, sottoscritto da associazioni datoriali, sindacati e istituti, con uno stanziamento di circa 2 milioni di euro e l’avviso pubblico che prevede risorse per un milione di euro per interventi di formazione e informazione in tutti i settori produttivi. Il consolidamento di una cultura della sicurezza passa, infatti, per un impegno collettivo che deve coinvolgere tutti i livelli delle Istituzioni, i sindacati, le organizzazioni datoriali e anche i media utilizzando tutti i canali e gli strumenti disponibili. Con questo spirito accogliamo la firma odierna del protocollo d’intesa sul coordinamento delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e lavoriamo per il piano strategico regionale.