IN IX COMMISSIONE PER GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO/ SISTEMA NOMINE COMPLICATO: ORA UN OSSERVATORIO
Le alunne e gli alunni con disabilità sono stati i più penalizzati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Se la scuola, in generale, sta ripartendo seppure condizionata da criticità, per le nostre bambine e i bambini e le ragazze e i ragazzi diversamente abili, in queste particolari condizioni, non si riescono ancora a soddisfare le diverse e specifiche esigenze, amplificando le difficoltà e il ritardo accumulato in termini di studio, scolarizzazione e socializzazione. La didattica a distanza, che si è rivelata già di per sé complicata per tutti gli alunni, infatti, non è stata in grado di garantire il diritto allo studio e l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, che non sono riusciti a gestire il mezzo web e a comprendere che lo studio era dentro uno schermo, e ha creato alunni di serie A e di serie B, producendo diseguaglianze difficili da colmare se la ripresa delle lezioni è condizionata ancora dalla carenza di insegnanti di sostegno e di personale Ata. L’assegnazione delle cattedre non è un problema nuovo, ma decennale e l’emergenza sanitaria lo sta soltanto acuendo. Credo, quindi, che sia il sistema di nomina a risultare complicato per garantire in tempo l’assegnazione delle cattedre rispetto all’inizio delle lezioni, le procedure non sono agili e a pagarne le spese sono le nostre alunne e i nostri alunni più svantaggiati. Per il momento, tutte le province del Lazio hanno completato le chiamate per i docenti di sostegno e solo Roma deve farlo entro il 30 settembre per il primo e il secondo ciclo, mentre le ha completate per la scuola dell’infanzia e primaria. L’assessore Di Berardino, come richiesto in audizione dalle associazioni, ha assicurato la costituzione di un osservatorio per monitorare la situazione e intervenire sulle criticità con maggiore immediatezza. La Regione Lazio, dall’inizio del lockdown a oggi, ha attivato forme di assistenza specialistica e stanziato fondi per garantire il diritto allo studio, l’inclusione e pari dignità agli alunni con disabilità e alle loro famiglie. Molte competenze, tuttavia, restano agli Enti locali, come, ad esempio, il trasporto, che rappresenta un’altra criticità, soprattutto adesso, all’inizio dell’anno scolastico quando non si riesce a seguire l’orario ridotto delle scuole.