PARITA’ SALARIALE, REGIONE LAZIO APRIPISTA SUL PROGETTO DI LEGGE GENDER GAP

Prosegue con le audizioni in IX Commissione Pari opportunità il percorso del progetto di legge sulle “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne”. L’emergenza Covid ha evidenziato con maggiore chiarezza le disparità di genere in ambito lavorativo nel nostro territorio. Basti guardare alle percentuali emerse con le iniziative messe in campo durante l’emergenza, fortemente volute dal Presidente Zingaretti proprio a sostegno delle categorie sociali più fragili, come i bonus “Nessuno escluso”. Nel complesso delle cinque misure previste, le donne hanno presentato oltre 14 mila domande in più degli uomini, con una percentuale del 58,74%. Fatte salve le richieste di contributi per i riders, la percentuale donne per i bonus per tirocinanti è stata del 54,55%, colf/badanti l’89,48%, disoccupate e sospese dal lavoro il 54,68% e per la connettività la percentuale delle studentesse è stata del 58,52%. Dati che rendono quanto mai urgente intervenire non con singole leggi, ma con un complesso legislativo che miri a consolidare l’occupazione femminile e soprattutto a renderla stabile attraverso un sistema di servizi integrati per avere donne più forti e libere di lavorare. Con l’approvazione di questa proposta legge, il Lazio sarà regione apripista in questo importante ambito, considerato che prevede anche iniziative per l’inserimento professionale delle donne più fragili, quelle con disabilità o vittima di violenza, premialità e incentivi a favore delle aziende virtuose rispetto all’inserimento e all’incentivazione delle professionalità femminili, la formazione digitale e nuovi strumenti utili per la conciliazione dei tempi familiari e professionali per limitare le cause di abbandono del lavoro. In questo senso, anche la proposta di legge sul sistema integrato di educazione ed istruzione 0/6, che stiamo per approvare in IX Commissione consiliare, risponde all’urgenza di innovare la normativa in materia ferma a 40 anni fa e fornire strumenti innovativi che garantiscano le opportunità di conciliazione dei tempi di vita, in particolare sostenendo e liberando le donne dal ricatto della scelta tra lavoro di cura e lavoro fuori casa. Ringrazio Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, Irma Conti, presidente nazionale dell'”Associazione giuriste Italia”, l’Ordine degli Avvocati di Roma e l’Ordine degli Psicologi del Lazio e tutti gli intervenuti di oggi per i rilevanti contributi, che hanno fornito una ulteriore visione di insieme sull’urgenza di procedere velocemente con norme di legge concrete a tutela delle donne, soprattutto in considerazione delle diseguaglianze emerse ulteriormente durante l’emergenza Covid.