NUOVA SERRATA DEL GOVERNO: RIMANGONO APERTE SOLO LE ATTIVITÀ NECESSARIE
Nuova stretta del Governo sulle misure restrittive da adottare per fermare i numeri impressionanti dei
contagi e dei decessi. L’annuncio del premier Conte è arrivato nella tarda serata di ieri: rimarranno aperte
solo le attività che producono beni essenziali, primari, cioè tutti i supermercati, tutti i negozi di generi
alimentari e di prima necessità, come farmacie e parafarmacie. Assicurati anche i servizi bancari, postali,
assicurativi, finanziari, i servizi pubblici essenziali come i trasporti, e tutte le attività funzionali a quelle
essenziali. Non ci saranno, inoltre, restrizioni sugli orari di apertura dei supermercati per evitare di creare
code e corse agli acquisti e tutte le aziende continueranno a lavorare in smart-working.
È un premier stanco, quello che si è collegato in diretta con l’Italia ieri notte e che è tornato a chiedere a
tutti pazienza e fiducia. Spiega le ragioni della nuova decisione del Governo, dovuta alla crudeltà delle
impietose cifre a tre e quattro zeri di una epidemia che sta facendo più morti di una guerra e di una crisi
tristemente simile a quella del Dopoguerra. Non abbiamo alternative, se non quelle di osservare tutti
scrupolosamente le regole imposte per uscire dalla tenaglia di questo invisibile e subdolo avversario. E, se
per il momento, l’Italia è chiusa, ingessata, economicamente in affanno, ci vuole credere il premier Conte e
noi con lui: saremo in grado di rialzare la testa quando l’emergenza sarà cessata e saremo pronti a ripartire
quanto prima, quando i numeri ce lo consentiranno. Rallentare, ma non fermare, il motore produttivo del
paese è una scelta forte, ma necessaria, è quel passo in più per contenere quanto più possibile la diffusione
del virus. Uniti ce la faremo, dice Conte, che, sin dall’inizio di questa tragedia nazionale, ha scelto di
comunicare con tutti gli italiani con trasparenza e condivisione, assicurando, anche in quest’ultimo
collegamento, che tra qualche settimana vedremo gli effetti del nostro impegno. Con un sentito
ringraziamento ai medici, agli operatori sanitari e ai ricercatori, si chiudono i pochi minuti della diretta del
premier. Restano angoscia e desolazione nel cuore di tutti, ma anche la voglia di non abbassare la guardia e
di tenersi saldi all’anello della catena che ci segue e ci precede e che, lo ha detto anche Conte, non
possiamo permetterci di spezzare.
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