GIG ECONOMY, MATTIA: “LA DIGNITÀ DEL LAVORO PASSA PER IL RISPETTO DELLA PERSONA”
Incardinata oggi in IX Commissione la legge su riders ed economia digitale
“Circa la metà degli addetti della cosiddetta gig economy sono donne, con titoli di studio elevati. È anche per questo che dobbiamo partire da un principio diverso, secondo me imprescindibile: la dignità del lavoro e la sua tutela passano per il rispetto della persona e non possono dipendere dalla qualificazione giuridica del relativo rapporto. E’ per questo che è necessario che a nuovi lavori corrispondano nuovi e vecchi diritti”.
Lo dichiara Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione “Lavoro e formazione”, dove oggi è stata incardinata la legge sui lavoratori della gig economy che inizia il proprio cammino alla Pisana per arrivare quanto prima al vaglio del Consiglio.
“Grazie all’ottimo lavoro svolto dall’assessore Claudio Di Berardino e al presidente Nicola Zingaretti, che in Giunta hanno aperto una nuova stagione di diritti, oggi abbiamo l’opportunità di legiferare per garantire tutti i lavoratori del settore. Da parte nostra, dobbiamo arrivare presto alla formulazione di un testo quanto più condiviso da portare in aula: partiamo subito con le audizioni, poi confronto con tutte le forze politiche, nello spirito di collaborazione dimostrato finora”.
“La legge – conclude la Mattia – vuole salvaguardare l’innovazione nel rispetto dei diritti dei lavoratori per ciò che riguarda retribuzione, previdenza, maternità, malattia, sicurezza e formazione in un settore in cui sempre più persone, giovani ma non solo, operano attraverso App e piattaforme digitali”.