DECRETO CURA ITALIA. 25 MILIARDI PER FAMIGLIE, IMPRESE, LAVORATORI, SANITA’ ED ENTI LOCALI

Varato il Decreto “Cura Italia”: 25 miliardi per il sostegno alle famiglie, imprese, lavoratori, sanità ed Enti Locali.
Aiuti per venti miliardi e bonus con una tantum di 600 euro per le partite Iva, un miliardo per nuove assunzioni e nuovi materiali nella Sanità, emissione di nuovi titoli di Stato per 25 miliardi, slittamento del pagamento di alcune tasse, congedi parentali al 50 percento, cassa integrazione per tutti i settori aziendali e stop dei mutui per la prima casa.
Questi alcuni dei provvedimenti della manovra finanziaria che sarà varata nel Consiglio dei Ministri di oggi, a sostegno delle famiglie e per mantenere attive le piccole e medie imprese.
Vediamo, più nel dettaglio, i punti salienti del Decreto “Cura Italia:
SANITÀ
  • Il primo intervento legato al decreto ‘Cura Italia’ “è un finanziamento molto significativo per il Sistema Sanitario Nazionale, la Protezione civile e gli altri soggetti pubblici impegnati nell’emergenza, con risorse per quasi 3,5 miliardi.
  • Dal mese di giugno, prevista l’assunzione di nuovo personale sanitario. Da subito, maggiorazione del pagamento delle ore di straordinario svolte dal personale medico, sanitario e infermieristico durante l’emergenza e un bonus baby sitter di 1000 euro.
  • Presidi sanitari straordinari anche per il servizio sanitario militare: il personale medico e infermieristico militare aumenterà di 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.
  • Potenziamento degli uffici del ministero della Salute del nord, l’area del Paese più colpita dall’epidemia, e dei controlli sanitari su passeggeri e merci.
  • Fino al 31 luglio 2020, la protezione civile potrà autorizzare la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria, anche per assicurare la fornitura delle strutture e degli equipaggiamenti alle aziende sanitarie o ospedaliere ubicate sul territorio nazionale, nonché per implementare il numero di posti letto specializzati nei reparti di ricovero dei pazienti affetti da detta patologia.
  • Fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, è consentito produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti disposizioni,  previa autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità.
FAMIGLIE
  • Nel decreto è previsto un congedo parentale per i genitori dipendenti a decorrere dal 5 marzo (dalla chiusura delle scuole in tutta Italia) per un periodo continuativo o frazionato che non può essere superiore ai 15 giorni per i figli fino a 12 anni. I giorni di congedo prevedono un’indennità pari al 50% della retribuzione e il periodo di congedo parentale è coperto da contribuzione figurativa. Il congedo parentale può essere fruito alternativamente da entrambi i genitori per un totale di 15 giorni complessivi a patto che nel nucleo familiare non vi sia un genitore che prende altra forma di sostegno al reddito. Se i figli hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni, è possibile astenersi dal lavoro a stipendio zero, ma con divieto di licenziamentoPer le famiglie con figli disabili non vi è il limite di età di 12 anniAlternativamente a tale congedo parentale, si potrà scegliere il bonus baby sitter di 600 euro.
    Le modalità operative per accedere al congedo saranno stabilite dall’INPS. Sulla base delle domande pervenute, l’INPS provvede al monitoraggio comunicando i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze
  • Per chi, durante il periodo di emergenza sanitaria, ha perso o ha subito una riduzione del lavoro, sia da lavoratore dipendente che autonomo, è possibile accedere ai fondi stanziati per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa fino a 18 mesi,  In pratica, si ampliano le maglie del già attivo “Fondo Gasparrini” anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che dovranno presentare l’autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l’emergenza, rispetto all’ultimo trimestre 2019.
  • Estensione dei permessi previsti dalla Legge 104/1992 per un totale di 18 giorni tra marzo e aprile 2020. L’estensione riguarda i lavoratori pubblici e privati che assistono una persona con disabilità (art. 33, comma 3, legge 104/1992) o a cui è riconosciuta disabilità grave che hanno già diritto alternativamente al permesso orario o giornaliero (art. 33, comma 6, legge 104/1992). Gli aventi diritto possono scegliere come distribuire i 18 giorni nei due mesi (i giorni di permesso non “scadono” a fine mese) e le modalità per la richiesta e l’utilizzo di questi permessi rimangono le stesse di sempre.

FISCO
  • È sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatori.  È sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020
  • A partire da oggi, sono rinviate di un mese e mezzo le scadenze fino ad aprile per i soggetti con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro e, a fine maggio, al di sopra di questa soglia. Ammonta, poi, a 3 milioni di euro il blocco delle cartelle e degli atti di pagamento delle Agenzie delle Entrate.

LAVORO

  • 10 miliardi destinati agli ammortizzatori sociali. Stop ai licenziamenti per due mesi grazie alla Cassa integrazione in deroga di cui possono beneficiare tutti i lavoratori, anche quelli impiegati in aziende con un numero minore di cinque dipendenti.
  • Nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di: aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario; aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà;
    Le Regioni, inoltre, possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto.
  • Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo, è riconosciuta un’indennità di 600 euro per il mese di marzo.
  • Viene istituito un  “Fondo per il reddito di ultima istanza” per aiutare tutti i lavoratori che a seguito dell’emergenza epidemiologica hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, e che nel corso del 2019 hanno prodotto un reddito da lavoro non superiore a 10.000,00 euro.
    Si tratta di una misura di sostegno per lavoratori dipendenti e autonomi, inclusi i professionisti iscritti agli enti di diritto privato (“ordinisti”). Il fondo avrà un limite di spesa di 200 milioni per il 2020 e i criteri di priorità (e le modalità di attribuzione) verranno adottate entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali.

  • Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità di lavoro agile; I datori di lavoro sono tenuti ad autorizzare la modalità di lavoro agile ai lavoratori dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità ospitata in un centri riabilittivi chiusi dal provvedimento. Qualora il familiare con disabilità sia un minore la modalità di lavoro agile non può essere rifiutata, salvo che questo sia incompatibile con le caratteristiche dell’impresa. • il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • Lo Smart working diventa la modalità ordinaria di lavoro nelle PA anche attraverso procedure semplificate per l’acquisto di strumenti e servizi tecnologici. La disposizione punta ad accelerare la trasformazione digitale della PA e a migliorare la fruibilità dei servizi erogati a cittadini e imprese. Le amministrazioni pubbliche possono ricorrere alla procedura semplificata di acquisto fino al 31 dicembre 2020.

IMPRESE

  • Per evitare che in risposta alle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria si produca una stretta creditizia che porti alla chiusura di imprese, il Governo mette a disposizione 5 miliardi di liquidità e garanzie che assicurano all’economia reale liquidità e maggiore accesso al credito per 350 miliardi di euro.
  • Per 9 mesi dal provvedimento, lo Stato fornisce una garanzia per prestiti fino a 5 milioni di euro volta a investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal provvedimento stesso. Inoltre le PMI potranno avvalersi di misure di sostegno finanziario dello Stato, fino al 33% dei prestiti erogati:
    a) per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del presente decreto, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020;
    b) per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati, unitamente ai rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni;
    c) per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale.
  • Professionisti, collaboratori, autonomi, lavoratori stagionali anche dello spettacolo riceveranno un’indennità una tantum di 600 euro. Per chi, nel corso del 2019, ha guadagnato meno di 10 mila euro e ha cessato o ridotto la propria attività, verrà definito, entro 30 giorni, il “reddito di ultima istanza”.
  • Ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1
  • Bonus fino a 100 euro in busta paga per i lavoratori in sede durante il mese di marzo con un reddito fino a 40 mila euro.
  • Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.

 

 

ENTI LOCALI

  • Detrazioni di imposta del 30% per le donazioni effettuate ai Comuni da persone fisiche ed enti non commerciali per finanziare interventi di gestione dell’emergenza;
  • Svolgimento delle sedute delle giunte e dei consigli comunali in videoconferenza, anche se non precedentemente regolamentato, nel rispetto della regolarità e della pubblicità delle stesse;
  • Semplificazione degli acquisti per lo sviluppo di sistemi informativi per la diffusione del lavoro agile e di servizi in rete per l’accesso di cittadini e imprese;
  • Sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi e degli effetti degli atti amministrativi in scadenza, pendenti dal 23 febbraio 2020,  fino al 15 aprile 2020. Estensione della validità fino al 15 giugno 2020 di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020;
  • Prorogata al 31 agosto 2020 la validità dei documenti di riconoscimento e di identità, ad eccezione di quelli validi per l’espatrio;
  • Proroga termine per adozione di rendiconti e bilanci di esercizio 2019 al 31 maggio 2020;
  • Possibilità di utilizzare la quota libera di avanzo di amministrazione e i proventi delle concessioni edilizie per le spese correnti dovute all’emergenza;
  • Rinvio del termine di pagamento delle quote capitale dei mutui concessi da Cassa depositi e prestiti e possibilità di utilizzo del risparmio di spesa per interventi di emergenza;
  • Fondo di 65 milioni di euro per la santificazione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi comunali;
  • Le risorse destinate al finanziamento degli straordinari del personale della Polizia locale impegnato per l’emergenza sono escluse dai limiti del trattamento accessorio;
  • Proroga dei termini per opere di efficientemente energetico e sviluppo territoriale sostenibile dei piccoli comuni.

 

Scarica i PDF: CARD – DECRETO | CARD – COME ACCEDERE AGLI AIUTI | CARD – COMUNI

Per consultare il testo completo del decreto clicca qui