DIRITTO ALLO STUDIO, MATTIA: “ABBIAMO FATTO GIOCO DI SQUADRA, METTENDO ISTRUZIONE E GIOVANI AL CENTRO DEL DIBATTITO”
Con una sola settimana, la collaborazione di tutte le organizzazione studentesche e un clima di confronto e condivisione tra le diverse forze politiche, la nona commissione del Consiglio regionale del Lazio (Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio) ha approvato oggi, con tutti voti favorevoli e un solo astenuto, la proposta di legge n. 28 “Disposizioni per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti allo studio e alla conoscenza nella Regione” che il 4 luglio sarà in aula alla Pisana per essere discussa e votata dall’intero Consiglio.
“E’ una legge importantissima – afferma la presidente della commissione Eleonora Mattia (Pd) – perché il diritto allo studio è un ascensore sociale che dobbiamo garantire agli studenti, che aspettano questo provvedimento da tanto tempo. Dopo le difficoltà incontrate nella passata legislatura, siamo riusciti a portare la proposta del vice presidente Massimiliano Smeriglio (Assessore diritto allo studio, università e ricerca) all’esame e all’approvazione in una sola settimana, completandola con alcuni emendamenti condivisi da tutti i colleghi consiglieri che ringrazio per la disponibilità e l’attenzione con cui hanno lavorato in questi giorni, nell’ottica di quella politica del fare che mira esclusivamente a risolvere i problemi dei cittadini. In tal senso, fondamentale è stato l’ascolto degli studenti, i destinatari finali del provvedimento, che ci hanno sottoposto alcune questioni importanti che abbiamo ritenuto giusto considerare”.
“Tra gli emendamenti votati oggi – precisa la Mattia – rispondono a particolari esigenze degli studenti il riconoscimento del diritto di genitorialità e quello per agevolare la fruizione di alloggi per studenti non solo a Roma ma anche nei comuni limitrofi (come ad esempio Frascati)”.
“Abbiamo fatto un gioco di squadra, – conclude la presidente della IX Commissione – ponendo i giovani e l’istruzione al centro del dibattito, consapevoli che la conoscenza va vista come sistema integrato tra diritto allo studio universitario, formazione e accesso al lavoro. Un passo importante è stato compiuto e sono convinta che questo spirito di collaborazione consentirà, mercoledì prossimo in aula, di giungere all’approvazione con la stessa velocità perché, come ha sottolineato il vice presidente Smeriglio, il diritto alla conoscenza è strumento di inclusione sociale, diritto di cittadinanza, partecipazione democratica e sviluppo del territorio. Senza contare i rilevanti elementi di contenimento della spesa che andiamo ad introdurre con il superamento di Laziodisu e l’istituzione dell’Ente regionale per i diritti allo studio universitario e alla conoscenza (Di.S.Co), per fornire – oltre ai classici servizi di sostegno al diritto allo studio – servizi innovativi, come medicina preventiva, supporto all’inserimento lavorativo per studenti svantaggiati e disabili e assistenza agli studenti stranieri”.