Rocca Sospende l’Indennità di Pronto Soccorso: Un Colpo alla Sanità Pubblica

La decisione della Regione Lazio di sospendere l’indennità di Pronto Soccorso, concordata con le sigle sindacali di medici, infermieri e operatori sanitari, è un passo indietro grave e incomprensibile. In una rete di emergenza-urgenza già al collasso, questa scelta rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoro di chi ogni giorno garantisce assistenza ai cittadini del Lazio. Medici e operatori, definiti “eroi del Covid”, sono costretti ad affrontare turni massacranti, condizioni difficili e, sempre più spesso, scelgono di lasciare il sistema pubblico o di emigrare all’estero.

Come Partito Democratico, abbiamo ribadito che il presidente Rocca deve rispettare gli impegni presi, sia per garantire condizioni di lavoro dignitose agli operatori della sanità sia per testimoniare una reale volontà politica di rafforzare la sanità pubblica regionale. Non possiamo accettare che a pagare siano sempre i professionisti che sono stati in prima linea durante la pandemia e i cittadini che si affidano al servizio sanitario pubblico.

La sospensione dell’indennità di Pronto Soccorso rappresenta un grave segnale di disinteresse verso la sanità pubblica, in un momento in cui la rete di emergenza-urgenza richiede interventi urgenti e mirati. Il Lazio non è un caso isolato, ma questa decisione aggrava una crisi che già vede carenze di personale, liste d’attesa sempre più lunghe e una crescente fuga di medici dal sistema pubblico.

Esperienze di altre regioni dimostrano che incentivare il personale sanitario, migliorare le condizioni lavorative e investire in infrastrutture adeguate sono le uniche soluzioni per garantire una sanità pubblica accessibile ed efficiente. Nel Lazio, al contrario, si continua a disinvestire, minando il diritto alla salute dei cittadini.

Leggi l’articolo su

Quotidiano Sanità

Roma Daily News

Latina OGGI