La Regione Lazio lascia soli i Malati di Alzheimer della Asl Rm5
‘Da poco sono andato in pensione e, con grande tristezza, ho visto mia moglie e mio figlio ammalarsi. In questo momento così delicato, mi ritrovo solo, senza l’assistenza della ASL che ci supportava’.
‘Sempre più spesso, ci troviamo a fronteggiare una drammatica riduzione dei servizi, con pazienti che vengono tolti dai nostri programmi senza alcun preavviso. Siamo un gruppo di circa 200 operatrici sanitarie, quasi tutte donne, e ci siamo ritrovate a dover affrontare una crisi che ci ha lasciato in balia delle circostanze’.
Ieri, assieme la Cgil Roma Est Valle Aniene, l’amministrazione comunale e il Partito Democratico di Monterotondo Scalo, abbiamo incontrato le lavoratrici della cooperativa Osa e le famiglie che si sono viste privare il servizio Alzheimer.
Tre ore di ascolto, di proposte e di riflessioni, in un collettivo molto partecipato.
Non possiamo accettare che la Regione Lazio decida di eliminare il servizio sanitario per la cura dell’Alzheimer, scaricando il peso su amministrazioni comunali già in difficoltà, senza fondi e competenze adeguate. Lasciando sole le famiglie, le lavoratrici e le amministrazioni comunali.
Mai avrei pensato di dover difendere le politiche sociali che proteggono i più vulnerabili.
C’è il rischio di una frattura sociale insanabile. Abbiamo il dovere di combattere questa battaglia per non lasciare da sole le famiglie, le lavoratrici e le tante famiglie coinvolte.