La destra ci vuole ignoranti, contrastiamo la povertà educativa!
In Italia oltre 1,3 milioni di minori vivono in condizione di povertà assoluta e altri 2,2 milioni sono in povertà relativa. Secondo la XV edizione dell’Atlante dell’infanzia pubblicato alla fine del 2024 da Save the Children, nel Lazio il 16,5% dei minori è in condizioni di povertà relativa.
La povertà economica è spesso causata dalla povertà educativa, in quanto le due povertà quasi sempre si alimentano reciprocamente e rischiano di trasmettersi di generazione in generazione, bloccando di fatto quell’ascensore sociale grazie al quale tante ragazze e ragazzi possono trovare riscatto grazie al proprio talento e al proprio impegno, a prescindere dalle condizioni economiche della loro famiglia di origine.
Secondo i dati Istat, il 70% dei giovani tra i 3 e i 19 anni non ha mai visitato una biblioteca, quasi il 40% non pratica sport e moltissimi non hanno mai avuto accesso a esperienze culturali come il teatro, il cinema o i musei.
Per affrontare questo fenomeno nel 2016 è stato istituito il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, destinato “al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”. Un fondo grazie al quale in Regione Lazio nella scorsa legislatura, il centro sinistra ha potuto indire nel 2020 un avviso pubblico da un milione di euro per finanziare progetti sul territorio di Roma e del Lazio, quali cineforum, sportelli di ascolti, laboratori artistici e di digitalizzazione, attività per contrastare la dispersione scolastica.
Progetti che però ora sono fermi perché queste risorse non ci sono più: il Governo Meloni infatti nell’ultima Legge di Bilancio ha definanziato il Fondo di contrasto alla Povertà educativa privando di fatto Regioni, Comuni ed Enti Locali delle risorse necessarie per portare avanti questi progetti sul territorio. Una decisione frutto di una destra nemica della cultura e dell’istruzione e contro la quale si sono già mobilitati il Sindaco di Roma, Gualtieri, e tanti altri sindaci di grandi città italiane scrivendo una lettera aperto al Governo nazionale.
Una battaglia da sostenere. Per questo ho depositato una mozione alla Pisana affinché il Consiglio regionale impegni la Giunta Rocca ad attivarsi in tutte le sedi politiche e amministrative competenti, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Conferenza unificata, per ottenere l’immediato ripristino del Fondo per la povertà educativa e la sua trasformazione da misura sperimentale a misura strutturale.
MOZIONE RIPRISTINO DEL FONDO PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA