Al Trullo la salute è negata e le periferie abbandonate

Il quartiere del Trullo, nell’XI Municipio di Roma, è rimasto senza medici di base, privando oltre 1500 persone, tra cui 40 con assistenza domiciliare, del diritto fondamentale alla salute. Una situazione intollerabile, che colpisce in particolare le persone anziane e i più fragili.

Ho presentato, di nuovo, un’interrogazione per chiedere al presidente della Regione Lazio come intenda garantire l’accesso all’assistenza primaria nei quartieri periferici di Roma.

Non possiamo accettare che la norma regionale permetta ai medici di scegliere liberamente dove aprire il proprio studio, lasciando interi territori scoperti, mentre si continua a chiedere ai cittadini di spostarsi in altre zone per ricevere cure.

Il medico di famiglia è il primo pilastro della #sanità #pubblica, #universalistica, per tutti, in cui la #salute è un #diritto a prescindere dalla ricchezza delle persone.

La medicina di base va quindi potenziata e rimessa al centro della rete diffusa sul territorio, per rispondere ai cittadini, fare prevenzione, promuovere l’appropriatezza delle prestazioni, dei servizi e degli accessi.

Bisogna intervenire con misure urgenti e concrete per riportare l’assistenza sanitaria di base nelle periferie, perché il diritto alla salute non deve mai dipendere dal codice postale.

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