Rendiconto Regione Lazio, Debito Regione morde ancora crescita
Fare di più per ridurre il debito della Regione Lazio e favorire così la crescita dell’economia dei territori; sanare le eccezioni sollevate dalla parifica della Corte dei Conti senza compromette il ciclo di bilancio futuro; gestire in maniera dinamica le liste d’attesa del Sistema Sanitario Regionale in modo da garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) ed erogare le prestazioni ai cittadini tramite accesso gratuito o pagamento di un ticket, così come indicato dalla richiesta della Corte dei Conti; e risolvere le criticità nella gestione e rendicontazione dei bilanci di società ed Enti strumentali della Regione ancora inadempienti. Questi, in sintesi, i punti principali affrontati nella mia Relazione in qualità di Presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile (Co.Re.Co.Co.) illustrata durante la seduta di oggi alla Pisana. Al netto della cassa pignorata presso il Tesoriere regionale, per un importo complessivo pari a oltre 70 milioni e 112mila euro, la giacenza di cassa disponibile ammonta a circa 3 miliardi e 547 milioni, rispetto all’avanzo di cassa pari ad oltre 3,6 miliardi a fine esercizio 2023. Un lieve miglioramento ma insufficiente. In merito alla eccezione della Corte dei Conti sul fondo sanitario indistinto, dove risultano contabilizzati impegni per oltre 600mila euro complessivi a favore di una società di Advisor, l’Amministrazione, al fine di non comprimere il naturale ciclo di bilancio, ha deciso di adeguarsi alla parifica senza attendere la pubblicazione della relazione e della decisione della magistratura contabile per l’esercizio 2023, presentando un emendamento alla proposta di legge 179/2024 riguardante gli importi delle voci che compongono gli altri accantonamenti. Il giudizio di parifica scaturisce dal raffronto tra rendiconto, documentazione di bilancio e scritture contabili ed è funzionale alla chiusura del ciclo di bilancio del precedente esercizio finanziario. Quindi il giudizio di parificazione permette di sindacare la legittimità delle operazioni di entrata e di spesa e dei loro titoli presupposti e di accertare, in definitiva, il rispetto o meno dei principi normativi sugli equilibri finanziari. Pertanto, anche se in presenza di un risultato di amministrazione non negativo, la scelta di una parifica non completamente liberatoria incide sulla procedura di parificazione in quanto viene a validarsi un bilancio che presenta dei saldi all’apparenza non certi e non rappresentativi della reale gestione finanziaria dell’ente, con evidenti ripercussioni sul futuro ciclo di gestione. Riguardo invece ai bilanci di società ed Enti strumentali, è un’anomalia che questi siano stati adottati prima del Defr 2025, che ne definisce le linee programmatiche e che pertanto dovrebbe invece essere approvato prima. Criticità sui ritardi nella trasmissione dei bilanci di previsione dell’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane (IRVIT), Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia e Parco regionale Appia Antica. A tale proposito si suggerisce l’apertura di un tavolo tecnico con le competenti Direzioni regionali al fine di per risolvere le problematiche di tali enti. Tra le misure suggerite nella relazione dell’Organo di garanzia, “portare alla conferma del 46% dei crediti nei confronti dei Ministeri insistendo a tal fine nelle interlocuzioni tra Regione Lazio e Amministrazioni centrali dello Stato”, mentre riguardo alla sanità regionale tra le criticità rilevate si evidenzia “la mancata finalizzazione della quota pari allo 0,3% del fondo sanitario indistinto, destinata al recupero delle liste di attesa, pari a circa 35 milioni.