PAGINA BUIA A VALMONTONE: FORZE DELL’ORDINE PER LA MOZIONE SEGRE

Ieri è stata scritta la pagina più buia di Valmontone, una Città che ha dato la cittadinanza onoraria al partigiano Massimo Rendina. La mia città, quella che ho l’onore di rappresentare in Consiglio Regionale grazie alla fiducia di tantissime e tantissimi valmontonesi. Le forze politiche di opposizione hanno voluto strumentalizzare e fare ‘caciara’ sulla mozione Segre, fino a rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

La mozione si sta approvando all’unanimità in tutti i consigli comunali e, il 10 dicembre, tutti i Sindaci d’Italia scenderanno a Milano per una grande manifestazione di solidarietà e antirazzista.

Ieri, nel Consiglio comunale della mia Città, si sono astenuti, facendo confusione contro la mozione Liliana Segre, deportata ad Auschwitz nel 1944 all’età di 13 anni, dopo essere stata respinta dalla Svizzera con la sua famiglia, sopravvissuta al campo con soli altri 24 bambini dei 776 bimbi italiani che erano stati deportati. Liliana Segre e il numero 75190 scolpito sul braccio e sull’anima.

Mi vergogno per quella parte politica che è seduta sui banchi dell’opposizione a Valmontone. Mi appello alla Valmontone accogliente e antifascista, alle forze politiche moderate e chiedo al sindaco Alberto Latini e a tutta la maggioranza di concedere subito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. L’odio non ha futuro!