Il 10 settembre, l’Ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza (DiSCo) ha deciso di aumentare le tariffe del servizio di ristorazione per gli studenti universitari. Un rincaro che va dai 30 ai 70 centesimi a pasto, un aumento che si traduce in una spesa aggiuntiva fino a 200 euro per chi usufruisce del servizio per tutto l’anno accademico! Ma non è tutto! Questi aumenti si sommano all’inflazione galoppante che già stiamo affrontando. I costi per i libri, per gli affitti, e per la vita quotidiana sono già insostenibili. Per uno studente “in sede”, la vita costa mediamente 783 euro al mese, mentre per uno “fuori sede” si arriva a 1458 euro! È inaccettabile che in un momento così critico, gli studenti e le studentesse debbano affrontare ulteriori oneri finanziari. Chiediamo quindi al Presidente della Regione Rocca e all’Assessore competente: quali azioni intendete intraprendere per fermare questi rincari delle mense universitarie? Per questo ho depositato l’ennesima interrogazione. Difendiamo il diritto allo studio, unico ascensore sociale!