Ancora morti sul lavoro. Il mio appello su “Il Messaggero”
Esprimo il mio profondo cordoglio per la tragica morte dell’operaio a Latina e sento un forte legame di solidarietà verso la sua famiglia, così come verso quella dell’altro operaio gravemente ferito e attualmente ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma. Questo ennesimo incidente segnala una situazione che non possiamo ignorare. I numeri che ci giungono in queste ore, con 62 morti registrati nel Lazio da gennaio a luglio, sono un campanello d’allarme che richiede una risposta immediata e decisa da parte di tutte le istituzioni. È fondamentale unire le forze—Governo nazionale, enti regionali, partiti politici e organismi sindacali—per intraprendere azioni concrete. Dobbiamo promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, investendo in misure di prevenzione più efficaci, in controlli rafforzati e nella formazione dei lavoratori. Ogni vita persa è una tragedia che non possiamo permetterci; è nostro dovere garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti. L’azione comune e la responsabilità collettiva sono essenziali per costruire un futuro in cui la sicurezza non sia un’eccezione, ma una regola. Il mio appello su Il Messaggero Latina.
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