La Giunta Rocca attui norma Medicina di Genere

I consultori famigliari vanno potenziati non solo per garantire il diritto all’aborto, previsto dalla legge 194, ma anche per rendere accessibili tutti quei servizi pubblici di informazione e prevenzione necessari a tutelare la salute della donna, così come previsto dalla norma sulla medicina di genere, approvata a mia firma nella scorsa legislatura, e che mi auguro che la Giunta Rocca attui al più presto.

La norma sulla medicina di genere punta a rafforzare l’approccio territoriale mediante tre pilastri: la formazione professionale degli operatori sociosanitari, inclusi i medici di base e il personale nei Consultori, unita ad una ricerca medica e farmacologica applicata; la diffusione di una cultura orientata sia alle differenze che alla prevenzione; un’organizzazione di servizi e strutture fondata sulla multidisciplinarietà e integrazione dei percorsi diagnostici-terapeutici, con un’attenzione particolare per le donne con disabilità.

Purtroppo ad oggi non lasciano ben sperare provvedimenti come la delibera regionale che esclude i consultori dalla gestione del bonus maternità ed apre invece alle associazioni Pro Vita – incalza Mattia – Tra gli altri risultati a rischio dal governo di destra, la pillola abortiva gratuita nei consultori e l’accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita per le donne fino a 46 anni attraverso il Sistema sanitario pubblico. Rimasta nel cassetto, invece, la proposta di legge sul potenziamento degli screening per il tumore al seno depositata in Consiglio regionale lo scorso ottobre. La Giunta Rocca passi dalle parole ai fatti, se vuole davvero tutelare la salute delle donne.

Consulta il mio emendamento nel Collegato alla Legge di Bilancio 2022

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