LADISPOLI, NO INNI AL FEMMINICIO NELLE PIAZZE
«Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti». E ancora: «Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi, io ci ho provato e tu mi hai detto no. E ora con quella cornetta ti ci strozzerò» queste le terribili parole che compaiono nei testi dei brani di Emis Killa e Guè Pequeno, invitati dal sindaco FdI di Ladispoli al concerto di Capodanno.
Ferma condanna all’esibizione di artisti che nei testi dei loro brani lanciano messaggi di violenza sulle donne e di mercificazione dei loro corpi. Allocare 200mila euro di fondi pubblici a trapper che esaltano femminicidio, droghe e violenza è inaccettabile. Chiederne 40mila alla Regione Lazio una vergogna. Le Istituzioni devono promuovere la cultura del rispetto e condannare il patriarcato, non finanziare tali messaggi dannosi alle giovani generazioni in eventi pubblici!!
No a inni al femminicidio nelle piazze‼