VIOLENZA SULLE DONNE, “QUANDO ESCO VOGLIO SENTIRMI LIBERA, NON CORAGGIOSA”, DAL MIO BLOG SU HUFFPOST

C’è una frase che in questi giorni gira sul web e che mi ha molto colpita, come donna prima ancora che come cittadina che opera nelle Istituzioni, ed è questa: “Quando esco voglio sentirmi libera, non coraggiosa”.

Ancora costrette a dover affermare il proprio diritto a essere libere: libere di poter esprimere la propria femminilità, la propria personalità, o semplicemente libere di camminare per strada o ballare in discoteca senza dover temere di subire pressioni o addirittura di doversi preoccupare per la propria incolumità. Non solo, libere di poter lasciare il proprio partner e di rifarsi una vita, o di poter dire no alle avances del proprio capo, collega o maschio di turno, ma anche semplicemente libere di potersi divertire.

Affermazioni scontate e disarmanti per la loro banalità.

Come quelle di Piantedosi quando dice che “le donne devono essere libere di uscire la sera in minigonna”. Il suo messaggio ci dà la misura della gravità del fenomeno davanti a cui ci troviamo, se il governo è appunto costretto a rimarcare ed esplicitare un concetto già acquisito da secoli quale ABC del vivere civile. Ma, evidentemente, come ci dicono le storie e i numeri sui femminicidi, nulla ormai è più scontato.

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