ALLARME FEMMINICIDI, 74 DONNE UCCISE DA INIZIO ANNO PER MANO DI UN UOMO
Sono numeri dolorosi e inaccettabili, quelli che emergono dalla stampa sui femminicidi in Italia, come massacranti ne sono le storie.
Da inizio anno si contano 74 donne vittime di femminicidio, l’80 % consumatosi in ambito familiare e affettivo, la metà uccise dai loro compagni o ex. Aumentano a dismisura le violenze sessuali, crescono gli ammonimenti dei questori per stalking. Le donne del sud Italia restano drammaticamente le più vulnerabili.
E mentre siamo qui, in piena estate, a sentire dal governo di vie preferenziali per nuovi pacchetti di norme – invece di potenziare quelle che ci sono già (es. centri antiviolenza, case-famiglia e assistenza legale per donne che denunciano, nell’educazione all’affettività nelle scuole, cominciando a porre anche una “questione maschile”), si moltiplicano ogni giorno storie fotocopia, tutte uguali, in una battaglia tra impari.
Se non si infonde – con tutti i mezzi possibili – una vera cultura del rispetto e della parità tra i sessi, a partire dai più piccoli, con una politica di prevenzione a 360 gradi, staremo qui a subire passivamente una carneficina fatta di denunce cadute nel vuoto per stalking e maltrattamenti, di corpi violentati, massacrati e torturati. Di donne uccise.