NATALITA’, NON ESISTE MATERNITA’ FRAGILE: ASSESSORA BALDASSARRE ATTUI LEGGI GIA’ ESISTENTI

Pensare di riservare gli aiuti solo alle madri in gravi difficoltà è una sconfitta in partenza, oltre che umiliante per chi li riceve a mo’ di stigma sociale.

E’ più efficace invece essere al fianco di tutte le donne con strumenti preventivi, come i consultori e le misure concrete per le pari opportunità, e promuovere un’idea di maternità come un momento di grande forza della donna, che crea la vita. Non esiste una maternità fragile, casomai è la società che, impreparata ad accoglierla e a sostenerla, la rende tale.

Anche lo spopolamento dei borghi va contrastato non come se dipendesse dall’assenza di ‘donne-fattrici’ ma con un approccio integrato che fornisca alle aree interne opportunità lavorative e servizi pubblici, dai trasporti alla medicina territoriale, che li rendano attrattivi per le giovani famiglie.

Apprezzo la buona volontà dell’assessora regionale Baldassarre nel voler intervenire sul tema della natalità e sulle politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Le ricordo che tutte le misure e gli strumenti necessari sono già a sua disposizione in quanto sono già stati approvati all’unanimità durante la precedente Giunta Zingaretti, in un totale spirito di collaborazione tra maggioranza e opposizione.

Mi riferisco in particolare alla legge sulla riforma del sistema integrato di educazione 0-6 anni, che prevede ad esempio incentivi per gli asili nido aziendali e dei comuni delle aree interne, e alla legge sulla parità salariale, che ha introdotto una serie di strumenti come le premialità negli avvisi e nei bandi pubblici per le imprese che attuano la parità retributiva.

Da parte mia, quale prima firmataria di entrambe le leggi, c’è la massima disponibilità a collaborare con l’assessora Baldassare e a spiegarle le buone norme esistenti, che con spirito di riformismo può migliorare, qualora, dopo averle attuate, dovessero necessitare di eventuali ritocchi.

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