LAVORO, IL LAZIO REGIONE PIU’ PRECARIA D’ITALIA. PRESENTATA UNA MOZIONE
In base al rapporto del Ministero del Lavoro, pubblicato nei giorni scorsi, sui contratti di lavoro attivati e cessati nel 2022, il Lazio vanta il triste primato di regione più precaria d’Italia: su 1,8 milioni di contratti cessati nel 2022, il 59,8% ha avuto una durata massima di 30 giorni, 26 punti percentuali in più della media nazionale.
E’ urgente pertanto che la Giunta Rocca: attui a pieno e subito le leggi regionali e le misure per contrastare la precarietà lavorativa, approvate nella precedente legislatura anche grazie alla collaborazione tra maggioranza e opposizione; attivi un tavolo di confronto urgente con i sindacati per l’individuazione di ulteriori misure volte a contrastare il fenomeno della precarietà nella nostra regione; riporti in Consiglio regionale un’informativa circa l’esito di tali azioni.
Tra gli interventi per contrastare la precarietà lavorativa approvati durante la Giunta Zingaretti, grazie anche al lavoro trasversale tra maggioranza e opposizione figurano la stabilizzazione nel 2017 di oltre 1000 precari della sanità, la firma nel novembre del 2022 di un protocollo d’intesa con i sindacati per la stabilizzazione di ulteriori 4800 lavoratori sanitari, la prima legge regionale in Italia per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali, la cosiddetta legge sulla “gig economy”.
E ancora: la legge regionale contro il “dumping contrattuale”, per favorire tramite clausole sociali la stabilità occupazionale nei contratti, e quella sulla parità salariale, per l’occupazione stabile e dignitosa delle donne, che prevede incentivi alle imprese che assumono donne con contratti a tempo indeterminato.
Questa è la prova che quando c’è un dialogo tra le forze politica è possibile raggiungere una sintesi utile alla principali sfide per il bene della collettività: da qui dobbiamo ripartire per ottenere nuovi risultati.