“NELL’ANALISI DELL’IDENTITA’ D’ITALIA FAREMO ANCORA A LUNGO I CONTI CON BERLUSCONI”, LE MIE RIFLESSIONI SU HUFFPOST

Addio a Silvio Berlusconi, protagonista del nostro tempo che tanto ha fatto discutere. Abile provocatore e visionario e grande nemico dei protocolli istituzionali: dal video messaggio per annunciare la sua ‘discesa in campo’ con Forza Italia cavalcando l’onda dei mondiali di Italia ’90, al ‘cucù’ ad Angela Merkel.

Ha rotto tutti gli schemi esistenti prima di lui, dettando la linea di un nuovo modo di fare impresa, politica e comunicazione, inaugurando la stagione della personalizzazione di istituzioni e agenda mediatica. Ha attraversato lo schermo arrivando dritto al cuore delle persone comuni, creando un canale diretto con l’opinione pubblica.

Nell’analisi dell’identità del nostro Paese dovremo, purtroppo, fare i conti ancora per tanto tempo con lo spartiacque della sua ‘tv commerciale’, fortuna del suo impero e fucina di un certo humus culturale del nostro Paese. Anche la narrazione del suo rapporto con le donne è uno degli elementi più spinosi della sua eredità.

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Inopportuno il lutto nazionale per Silvio Berlusconi , leader politico di Forza Italia dal carisma indiscusso ma dall’operato discutibile. Con questa scelta il Governo dimostra di non saper discernere tra senso delle Istituzioni e tifoseria politica.