SCUOLA, L’ADEGUAMENTO DELLE TARIFFE AGLI ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE E’ BATTAGLIA URGENTE
Quella dell’adeguamento delle tariffe del servizio per l’assistenza alla comunicazione è una questione urgente che riguarda la dignità di centinaia di lavoratori e lavoratrici e la tutela del pieno ed effettivo godimento del diritto allo studio: un tema su cui mi sono battuta in prima persona e che spero possa trovare spazio al prossimo collegato di bilancio.
L’adeguamento delle tariffe al nuovo inquadramento della categoria, sancito nel 2020 dal contratto nazionale delle cooperative sociali, porterebbe a un aumento dello stipendio medio degli interessati da circa 780 a 877 euro al mese.
Come denuncia la FP CGIL di Roma e Lazio – che ringrazio per la tenacia con cui ha portato avanti la battaglia – questa anomalia si è tradotta nel Lazio in uno spostamento dei lavoratori di categoria su altre professioni stimato intorno al 10%, con importanti conseguenze in termini di discontinuità del servizio per studenti e studentesse non udenti. Sono 110 – il 20% – gli alunni che non hanno avuto continuità nell’assistenza rispetto allo scorso anno e la nuova domanda non riesce ad essere coperta a causa della mancanza di personale.
Questo ha un forte impatto non solo dal punto di visto dell’accesso all’istruzione, ma anche della socialità e dell’inclusione sociale. Sono fiduciosa del fatto che questa battaglia troverà ampia condivisione, mettendo finalmente un punto a una vera ingiustizia.