SULL’EQUO COMPENSO OCCORRE ESTENDERE A LIVELLO NAZIONALE L’ESEMPIO DEL LAZIO

“In tema di equo compenso per i professionisti, emerge con forza l’esigenza di estendere a livello nazionale la battaglia che abbiamo condotto e vinto nel Lazio. La legge approvata dal Consiglio regionale, infatti, è figlia della fattiva collaborazione tra la IX Commissione consiliare, che presiedo, e tutti gli ordini professionali ed ha aperto la strada ad un concreto miglioramento della normativa nazionale sull’equo compenso che non riesce ancora a trovare la giusta applicazione per garantire la professionalità e l’indipendenza dell’Avvocatura”.

Lo dichiara Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione consiliare lavoro del Lazio e prima firmataria della legge regionale sull’equo compenso, al termine del tavolo per il diritto all’equo compenso organizzato oggi dall’Ordine degli avvocati di Roma alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Anac Raffaele Cantone, del sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone e dei presidenti di molti ordini forensi provenienti da altre regioni.

“Nonostante la legge – sottolinea la Mattia – i professionisti sono ancora costretti a subire gare al ribasso, per ottenere l’incarico, clausole vessatorie, offerta di consulenze a titolo gratuito. Tutto ciò non è più accettabile e sono d’accordo con la battaglia lanciata dall’avvocato Antonino Galletti, presidente dell’ordine forense di Roma, il più grande d’Italia, di impugnare davanti al Tar tutti i bandi considerati fuorilegge”.