CARO BOLLETTE, IN ARRIVO DAL GOVERNO IL BONUS UNA TANTUM DA 150 EURO
Per far fronte al caro bollette, dal Governo – con il decreto Aiuti-ter, un contributo sociale per le famiglie. Secondo le anticipazioni, in attesa dell’ufficialità, il contributo una tantum pari a 150 euro sarà accreditato ai singoli cittadini che hanno come requisito un reddito medio dichiarato nel 2021non superiore a 20mila euro, includendo in tale novero anche gli incapienti, ossia i soggetti che ricadono nella no tax area e che quindi guadagnano meno di 8.145 euro se dipendenti, 8500 se pensionati, 5500 se autonomi occasionali.
- Per i dipendenti, il requisito di reddito è una retribuzione mensile lorda fino a 1.538 euro (stipendio su 13 mensilità). I lavoratori con busta paga avranno l’accredito con la retribuzione relativa alle competenze di novembre 2022, presentando la consueta dichiarazione scritta di non essere titolare di altre prestazioni incompatibili. E i datori di lavoro, come per il primo bonus, recupereranno la somma anticipata in compensazione sui contributi da versare all’INPS.
- Per i pensionati, la somma una tantum di 150 euro sarà riconosciuta ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici aventi decorrenza entro il 1° ottobre 2022, purché abbiano avuto nel 2021 un reddito personale non superiore a 20mila euro. In questo caso è tutto automatico e non servono dichiarazioni.
Il Bonus 150 euro del Dl Aiuti ter dovrebbe andare anche ai lavoratori domestici, che entro settembre hanno ancora tempo per richiedere il Bonus 200 euro (in questo caso serve fare domanda).
Per gli stagionali e per le altre categorie di beneficiari non si sono ancora dettagli: se si ripeterà la logica del Bonus 200 euro, i lavoratori a termine stagionali compresi attivi ad una certa data (presumibilmente al 1° ottobre 2022) otterranno il Bonus in busta paga, mentre negli altri casi (co.co.co, dottorandi e assegnisti, collaboratori sportivi, intermittenti, spettacolo) bisognerà fare domanda diretta all’INPS o all’ente di riferimento.
In particolare, l’INPS dovrebbe erogare il nuovo contributo sociale agli stagionali, i lavoratori a tempo determinato e intermittenti non assunti al primo ottobre 2022 ma che, nel 2021 abbiano svolto prestazioni per almeno 50 giornate.
Per quanto riguarda autonomi e Partite IVA, secondo le anticipazioni, il dl Aiuti-ter non prevede un secondo bonus da 150 euro ma aggiorna semplicemente gli importi del primo, separando la platea dei beneficiari. In particolare, si pensa di procedere all’erogazione di una singola indennità una tantum cumulativa dei due bonus, per gli aventi diritto:
- 350 euro a chi ha avuto redditi fino a 20mila euro,
- 200 euro a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro.
In questo modo resterebbe valido il decreto attuativo ancora atteso in Gazzetta Ufficiale ma semplicemente si variano gli importi da erogare restando fermi gli altri requisiti e condizioni di accesso già stabiliti: partita IVA e attività avviata con iscrizione INPS o Cassa privata al 18 maggio 2022; alla stessa almeno un versamento totale o parziale relativo al 2020. Per avere certezze bisogna comunque attendere la pubblicazione del provvedimento.