DISABILITA’, UN INCONTRO DAVVERO SPECIALE. AVANTI PER IL PRENDERSI CURA

“Sono sarda e comunista”. Così, al termine di un’iniziativa, ho incontrato una ragazza davvero speciale che, dalla nascita, convive con la sua disabilità. Ho potuto toccare sfumature, resistenza, bellezza e forza. La sua e quella della sua splendida famiglia.

Mi sono emozionata perché durante il mio intervento ha commentato alla sorella: “È intelligente”. Quanto significato dietro questa parola. Quanta forza, quanta carica ha potuto trasmettermi. Si forza. Lei a me. E poi la bellezza. La bellezza delle persone che possono incontrarsi, la forza e la bellezza delle relazioni umane.

Ne vale davvero la pena. Vale la pena continuare a lottare per il prendersi cura. La cura della vita, come il punto di vista da cui partire per costruire una una società più umana. Il prendersi cura come visione del mondo, della società, delle priorità politiche. Essa vive e si realizza se si nutre di una pratica politica.

Perché solo attraverso la costruzione di relazioni umane, solo attraverso il prendersi cura delle persone la politica può recuperare autorevolezza e credibilità

Allora è tutto qui il senso del nostro impegno politico per le Istituzioni, per le comunità, per le giovani e i giovani, per Aurelia.

Per un futuro inclusivo modellato sulla comprensione fondamentale che non tutti “funzionano” allo stesso modo ed è necessario immaginare oltre le vecchie narrazioni solide e consolidate.

Il programma del Partito Democratico è dalla parte delle persone con disabilità e della non autosufficienza con un programma chiaro che mira ad accelerare le politiche sociali universali come strumento essenziale per creare coesione sociale, promuovere la partecipazione, garantire protezione, assicurare prossimità e un’occupazione di qualità capace di creare maggiore inclusione.

E’ indispensabile proseguire sulla strada delle riforme tracciata dal precedente governo Draghi grazie alla straordinaria opportunità dei fondi del PNRR al fine di rendere universali i diritti e gli interventi, valorizzare il welfare della comunità, promuovere i percorsi di cura personalizzati, potenziare l’assistenza a domicilio e contrastare l’istituzionalizzazione impropria, facendo leva sulla capacità di autodeterminazione di ciascuno e sulla valorizzazione dell’autonomia.

C’è bisogno di rendere strutturali alcuni fondamentali interventi sociali, a partire dalle povertà e dalle fragilità, dagli anziani in condizione di non autosufficienza, dalla disabilità e dalla famiglia. Le proposte del Partito Democratico puntano a:

  • Approvare la riforma della non autosufficienza prevedendo un adeguato aumento del finanziamento pubblico per l’offerta di interventi e servizi;
  • Potenziare l’assistenza domiciliare per la quartà età, offrendola come alternativa sostenibile di cura della prossimità e di contrasto alla solitudine per le persone anziane;
  • Adeguare i requisiti minimi delle strutture residenziali;
  • Estensione progressiva dell’incremento per le pensioni agli invalidi totali over18 anni, anche alle pensioni erogate agli invalidi e ciechi parziali e alle prestazioni riservate ai minorenni;
  • Rafforzare l’offerta dei servizi sociali da parte degli Ambiti territoriali e semplificare l’accesso ai servizi sanitari e sociali;
  • Introdurre la revisione delle procedure per l’accertamento della disabilità e promuovere progetti di vita indipendente;
  • Introdurre unità di valutazione multidimensionale sui territori, in grado di definire progetti individuali e personalizzati anche attraverso l’implementazione dei Punti Unici di Accesso per le persone con disabilità;
  • Il riconoscimento della figura del Caregiver familiare, garantendo tutele, copertura previdenziale e anticipi pensionistici (1 anno in meno ogni 5 anni di cura);
  • Agevolazioni fiscali e contributive per sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura prestato a domicilio, promuovendo un’occupazione di qualità e calmierando i costi per le famiglie;
  • Agevolazioni fiscali per le indennità per tirocinio e le borse lavoro riconosciute ai giovani con disabilità;
  • La promozione di nuovi strumenti per monitorare e rendere più stringenti gli obblighi di legge relativi all’assunzione di persone con disabilità;
  • Adeguare la dotazione di insegnanti di sostegno nelle scuole per i ragazzi e le ragazze con disabilità per garantire i Piani Educativi Individualizzati e promozione tra forme di integrazione tra scuola ed extra-scuola.

Clicca qui per consultare l’intero programma PD su disabilità e non autosufficienza

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