MODELLO DIGITALE PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE NELLA REGIONE LAZIO, APPROVATE LE NUOVE LINEE GUIDA
Adottate le Linee guida organizzative contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare di cui al DM 29 aprile 2022 e configuranti come linee di indirizzo all’interno della Missione 6 Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M6C1 – PNRR) volti al potenziamento e alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale, in esecuzione del principio di “casa come primo luogo di cura”.
La nuova organizzazione delle cure domiciliari riguarda principalmente l’implementazione dei diversi servizi di telemedicina a livello domiciliare in cui vede centrali le Case di Comunità (CdC) – quali strutture in cui lavorano H24 o H12, in modalità integrata e multidisciplinare, tutti i professionisti per l’erogazione di interventi sanitari e di integrazione sociale. e altre figural fine del miglioramento della presa in carico anche a distanza del paziente da parte dell’equipe mediche. Le altre figure rilevanti al fine del miglioramento della presa in carico anche a distanza del paziente da parte dell’equipe medico-assistenziale sono: il Medico di Medicina Generale – Pediatra di Libera scelta (MMG/PLS); la Centrale Operativa Territoriale (COT) al fine della presa in carico della persona in raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali; l’Infermiere di Famiglia o di Comunità (IFoC)’ che facilita e monitora i percorsi di presa in carico e di continuità dell’assistenza in forte integrazione con le altre figure professionali del territorio, utilizzando anche strumenti digitali e di telemedicina. Vi è compresa l’Unità di Continuità Assistenziale (UCA) che supporta i professionisti responsabili della presa in carico del paziente e della comunità, e opera sul territorio di riferimento anche attraverso l’utilizzo di strumenti di telemedicina e la Rete di Cure palliative.
Le componenti fondamentali del modello organizzativo domiciliare, a cui fanno riferimento le presenti linee, sono:
a) il servizio di assistenza domiciliare, che garantisce la continuità dell’assistenza nelle modalità indicate dalla normativa nazionale e regionale vigente;
b) la pianificazione degli accessi domiciliari, sviluppata nell’arco dell’intera settimana secondo quanto previsto dalla predetta normativa tenendo conto della complessità clinico-assistenziale dei pazienti;
c) il servizio di cure domiciliari integrato con prestazioni di telemedicina da remoto;
L’obiettivo delle nuove linee guida è incrementare il numero di pazienti presi in carico a domicilio, consentendo di raggiungere il valore soglia del 10% degli assistiti ultrasessantacinquenni; garantire gli stessi livelli assistenziali e la qualità delle cure erogatea tutta la popolazione migliorando l’efficienza organizzativa anche in contesti geograficamente svantaggiati; fornire al paziente un’assistenza che comprenda risposte a bisogni clinico-assistenziali e psicologici anche per ridurre l’impatto negativo del vissuto di malattia del paziente. Altresì la nuova riformulazione della cura intende ridurre gli accessi al pronto soccorso e all’ospedalizzazione, ridurre inoltre gli accessi in day hospital sviluppando risposte alternative a domicilio, nonché poter permettere una dimissione protetta potendo assicurare a domicilio la continuità di assistenza e pari efficacia nelle cure. In tal modo si intende accrescere nel paziente l’utilizzo appropriato dei servizi a distanza per una più efficace risposta ai bisogni assistenziali, migliorandone la qualità di vita percepita.
Le nuove linee guida per l’assistenza domiciliare mediante la telemedicina prevedono la modulazione dell’ attivazione del servizio, della presa in carico a domicilio dell’assistito da parte del professionista sanitario o dell’equipe sanitaria, eventualmente supportati dalla figura del caregiver, e dell’attivazione della piattaforma informatica per l’erogazione del servizio di cui sono responsabili per l’assistenza- il monitoraggio e il controllo gli erogatori della prestazione di cura.
Leggi il nuovo modello organizzativo dell’Assistenza domiciliare nel Lazio