A GROTTAFERRATA CON MIRKO DI BERNARDO PER RIMETTERE IL LAVORO AL CENTRO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Rimettiamo con forza al centro del dibattito politico, soprattutto nei territori, il tema del lavoro. Questo è un periodo di grandi novità e di straordinarie opportunità per tante lavoratrici e tanti lavoratori della Regione Lazio. Con il Piano regionale GOL – Garanzia Occupabilità Lavoratori, grazie ai fondi del PNRR e del FSE, si intende raggiungere oltre 57mila cittadine e cittadini della Regione Lazio con particolare attenzione verso le categorie più fragili: donne, giovani, Neet, disabili e over 55. Di questo e delle tante misure legislative approvate – e in corso di approvazione – per la creazione di lavoro stabile e di qualità, si parlerà lunedì 30 maggio a Grottaferrata assieme all’On. Claudio Mancini, al candidato sindaco Mirko Di Bernardo, Rosita Pelecca (Cisl Lazio), Silvana Pappaianni (Segretaria PD Grottaferrata) e la candidata al consiglio comunale Paola Franzoso.
Nel Lazio si abbiamo avviato ormai da tempo un tracciato virtuoso su questi temi, frutto di un grandissimo e complesso lavoro di mediazione con le parti sociali, che ha messo i diritti e la dignità del lavoro al centro dell’azione amministrativa.
Siamo stati la prima Regione in Italia a legiferare per garantire diritti e tutele minime ai lavoratori della gig economy.
Siamo stati all’avanguardia sul contrasto al caporalato e lo sfruttamento in agricoltura.
Siamo stati i primi sull’equo compenso per contrastare il caporalato intellettuale e le tante diseguaglianze – soprattutto generazionali e di genere – che si intersecano nelle disparità di reddito tra i liberi professionisti.
Siamo stati i primi in Italia, seguiti poi da molte Regioni fino al Parlamento, a legiferare sulla parità salariale. E su questo tema, che come molti sanno mi sta molto a cuore, non ci siamo limitati alla retorica ma abbiamo voluto costruire una legge quadro che intercettasse e intervenisse sulle radici delle disparità strutturali nella partecipazione femminile al mercato del lavoro: formazione, bilancio delle competenze, strumenti di conciliazione dei tempi di vita per intervenire sui disequilibri nel lavoro di cura non retribuito. E poi sostegno all’imprenditoria e reinserimento lavorativo per le categorie più fragili.
Negli scorsi giorni il Consiglio regionale ha approvato la legge in materia di qualità e sicurezza negli appalti pubblici che ha appunto lo scopo di assicurare la qualità, la sicurezza e la stabilità del lavoro nei contratti pubblici di appalto e concessione sul territorio regionale.
A questo si aggiunge la proposta di legge n. 291 in materia promozione della salute e della sicurezza sul lavoro e del benessere lavorativo. La PL, licenziata in commissione in questi giorni e che presto arriverà in aula, prevede interventi diretti a migliorare le condizioni di lavoro, favorendo la cultura e la pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente lavorativo, promuovendo ed elevando il livello di informazione, comunicazione e controllo in materia. Una legge che offre strumenti, per quanto di competenza, per prevenire rischi di infortuni e malattie professionale, ma anche contrastare il lavoro irregolare e ogni forma di diseguaglianza, sfruttamento e molestie.
Queste leggi di cui ho sinteticamente parlato sono tutti tasselli di una stagione riformista per la quale ringrazio davvero il Presidente Nicola Zingaretti che ha voluto mettere.
E’ chiaro che gli atti legislativi non sono gli unici strumenti, ma sono importanti. E noi, con questo lavoro, abbiamo voluto dare un segnale preciso: di fronte alle sfide del PNRR, dai grandi investimenti infrastrutturali in giù, non potrà esserci ricostruzione che i diritti e la dignità del lavoro siano al centro dell’azione politica.
Perché il Covid ci ha consegnato un Paese in cui chi era in condizioni di marginalità ha visto solo peggiorare il proprio status. Perché la crisi ha colpito maggiormente chi già soffriva e noi come istituzioni non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo.