VIAGGIO DELLA MEMORIA 2019: CON GLI STUDENTI SUI LUOGHI DELL’ORRORE
Si avvia a conclusione il Viaggio della Memoria 2019, il più grande viaggio mai realizzato dalla Regione Lazio, con oltre 500 studenti e professori provenienti da 125 scuole e centri di formazione di tutta la regione.
“Giorni di emozione intensa che, ancora una volta, ha consentito a tanti ragazzi di ogni età di rivivere sulla propria pelle l’orrore dell’Olocausto. Con noi tre testimoni della Shoah come Sami Modiano e le sorelle Andra e Tatiana Bucci che sono tornati sui luoghi simbolo delle deportazioni e dello sterminio nazista, i campi di Auschwitz e Birkenau, con il toccante racconto di quei giorni. In questo breve video Sami Modiano si rivolge ai giovani studenti del Lazio durante il viaggio della memoria. Non riesco ad aggiungere altro”.
Per questa occasione, Regione Lazio e Fondazione Museo della Shoah hanno creato una guida digitale per smartphone e tablet che studenti e insegnanti hanno utilizzato nel corso della visita per approfondire alcune informazioni.
“Prima la visita al campo di sterminio di Auschwitz. Poi il corteo silenzioso, fino al Muro della Morte, usato dai nazisti per le fucilazioni di tanti innocenti, con la deposizione della corona in rappresentanza della Regione Lazio. Le testimonianze di Sami Modiano e delle sorelle Andria e Tatiana Bucci che, con generosità, hanno condiviso la loro memoria, accettando di rinnovare il loro immenso dolore. Il grande insegnamento che ci hanno trasmesso, che loro incarnano, è che il male accade, viene fatto dagli uomini, ma la parola può essere decisiva. Loro testimoni della vita che ha vinto contro tanto male e malvagità. Noi che, citando Primo Levi, viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, anziché sentirci solo in colpa, possiamo scegliere ogni giorno per fare in modo che la vita, e non il male, abbia l’ultima parola. Noi che abbiamo il compito di imparare a ricordare, per portare insieme a Sami, Andria e Tatiana il peso della storia. Loro, che terrò per sempre stretti stretti nel mio cuore. Grazie”