ATTACCO HACKER CONTRO PRENOTAZIONE VACCINI ATTO SCONFORTANTE. CIASCUNO DI NOI HA RESPONSABILITÀ MORALE E CIVICA
L’attacco hacker contro i sistemi informatici di LazioCrea che gestiscono le prenotazioni vaccini è sconfortante. Contro chi non vuole vaccinarsi e che gli altri si avvicinano, contro chi manifesta in Piazza e sotto casa dei Sindaci, serve una forte risposta di responsabilità democratica. Chi è contro i vaccini è contro la salute pubblica, la vita umana, gli italiani e le italiane. Se a farlo sono operatori sanitari il rischio è ancora più alto e in questo senso la decisione della Asl di Viterbo – che ha sospeso o ricollocato 17 operatori non vaccinati – sia da esempio per tutte le Asl del Lazio.
Tutti gli operatori sanitari hanno l’obbligo di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 e con una nota del 17 giugno il ministero ha chiarito che l’Azienda sanitaria una volta effettuato l’accertamento della mancata osservanza di tale obbligo può procedere alla sospensione ex lege dall’esercizio della professione.
Stando ai dati disponibili nel Lazio dovremmo arrivare domani all’immunità di gregge – prima Regione in Italia – con il 70% dei cittadini adulti coperti con ciclo completo. Il vaccino è l’unica arma per vincere la battaglia contro il virus e tornare alla vita, tutti noi abbiamo un dovere morale verso la collettività e la nazione. Ancora grazie a tutte le eroine e gli eroi che nelle strutture sanitarie rendono possibile il buon andamento della campagna vaccinale e ferma condanna a chi, pur avendone la maggiore responsabilità, mette a rischio la vita e la salute di milioni di persone. La scienza è il nostro faro, il vaccino è un bene comune.