PROTOCOLLO POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO PONTE PER PATTO SULLE COMPETENZE. FOCUS SU GIOVANI E DONNE PIÙ COLPITI DALLA CRISI

Si è svolta questa mattina l’iniziativa di approfondimento “Un Ponte per il lavoro” relativamente al Patto per le politiche attive del lavoro siglato dalla Regione Lazio con le parti sociali lo scorso 4 marzo.

Il lavoro non può che essere la priorità dell’agenda della ripresa e il patto siglato dalla Regione Lazio rappresenta una buona pratica di sforzo corale con i corpi intermedi per costruire opportunità concrete di ripresa, soprattutto alla luce delle ricadute particolarmente negative della crisi sanitaria sull’occupazione femminile, sui giovani e le categorie fragili.
Dobbiamo recuperare ogni posto di lavoro perso e investire per creare nuova occupazione di qualità, anche sostenendo tutte e tutti coloro che nel breve periodo hanno più bisogno. Il futuro richiede nuove competenze e formazione continua e le politiche attive del lavoro sono lo strumento fondamentale per accompagnare e governare le transizioni – in primis digitale ed ecologica – che il mercato del lavoro sta affrontando. Molto importante il focus su donne e giovani e sulla formazione a partire dal contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica e l’investimento sull’orientamento alla formazione.
Il 2020 nel Lazio si è chiuso con 47 mila unità perse di cui 33 mila donne, un calo del tasso occupazionale del -1,5% a fronte dello 0,5% degli uomini. Tra gli under24 il calo è stato del -7,1% (-6.200 unità con un dato nazionale pari a – 8,9% pari a 96 mila unità). I dati sulle prove invalsi mostrano drammaticamente il calo nelle performance scolastiche degli studenti di tutta Italia con una dispersione scolastica stimata intorno al 23% e il dato dei Neet nel Paese dopo la pandemia è salito drammaticamente oltre il 35%.

Come Regione Lazio lavoriamo, non da oggi, convinti che investire nelle energie di donne e giovani e sul potenziamento dei più fragili sia una condizione essenziale per recuperare i ritardi storici del Paese e per rilanciare il suo sviluppo economico e civile. Ora la sfida è quella di investire sulle infrastrutture sociali, valorizzare e mobilitare le componenti della nostra popolazione ora grandemente sottoutilizzate e alimentare percorsi di crescita e potenziamento tramite le nuove competenze. Lo abbiamo fatto – continua Mattia – con svariate leggi innovative – come la legge sull’equo compenso o la recente legge 7/2021 in materia di parità salariale e valorizzazione competenze femminile finanziata con 7,66 milioni di euro – lo conferiamo con il Patto sulle politiche attive e con i vari progetti elaborati nell’ambito del PNRR come quello da 500 milioni sul potenziamento e sostegno dell’occupazione femminile. Ringrazio il Presidente Zingaretti, l’Assessore Di Berardino e tutte le parti sociali per l’imponente sforzo e lo spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue il lavoro portato avanti con costanza e coraggio sui temi della dignità e tutela del lavoro.

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