Stop del Tar al Piano Taglia-Scuole: Ora la Giunta Rocca Ascolti i Territori
Dal Tar del Lazio arriva un primo stop alla delibera regionale sul dimensionamento scolastico. In particolare, il provvedimento blocca la soppressione dell’Istituto Comprensivo Carmine di Viterbo e la sua aggregazione ad altri quattro istituti. La sospensiva sarà discussa in sede collegiale il prossimo 19 febbraio, ma intanto rappresenta un segnale chiaro contro il piano della Giunta Rocca, che ha già incontrato l’opposizione di molte comunità locali in tutta la regione.
Mi appello alla Giunta affinché fermi l’intero piano di dimensionamento scolastico nel Lazio, prendendo atto non solo di questo decreto, ma anche della volontà popolare. Da tempo, cittadini e istituzioni locali esprimono un rifiuto netto al cosiddetto provvedimento “taglia-scuole”, che non tiene conto delle reali esigenze dei territori e delle comunità scolastiche.
Il dimensionamento scolastico previsto dalla Giunta Rocca ha suscitato molte critiche, non solo per il contenuto ma anche per il metodo. La decisione di sopprimere e accorpare istituti, spesso senza un confronto trasparente con i territori interessati, è stata percepita come un’imposizione che penalizza la qualità dell’istruzione e aggrava le difficoltà logistiche per studenti e famiglie.
Questo stop da parte del Tar del Lazio può diventare un precedente importante per altre comunità che si oppongono al piano, ribadendo la necessità di rivedere il dimensionamento in maniera più inclusiva e attenta ai bisogni reali. L’obiettivo dovrebbe essere quello di garantire scuole accessibili, ben organizzate e adeguate alle peculiarità dei territori, piuttosto che ridurre i costi a scapito del diritto all’istruzione.