Giornata Mondiale dei Diritti Umani

Oggi ho avuto l’onore di portare i saluti istituzionali alla conferenza internazionale “I diritti umani: tra crisi e riforma”, organizzata dall’Università di Roma Tor Vergata in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani. È stato un momento prezioso di confronto con esperti, come Irma Conti avvocata penalista, Garante Nazionale dei detenuti Nazionale e tante associazioni su temi cruciali come uguaglianza, giustizia e dignità umana.
Il 10 dicembre 1948 segna una data fondamentale nella storia dei diritti umani: la firma della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Questo documento ha rappresentato un passo avanti straordinario, grazie anche al contributo di donne straordinarie come Eleanor Roosevelt e altre otto donne provenienti da diverse nazioni.
Oggi, mentre celebriamo le conquiste del passato, è essenziale riflettere su quanto ancora ci sia da fare. Molti obiettivi, come la parità salariale e la libertà nelle scelte matrimoniali, restano ancora sfide irrisolte. La parità di genere è uno degli obiettivi principali dell’Agenda ONU 2030, eppure l’Italia è in fondo alla lista europea per le politiche di uguaglianza.
Secondo un report delle Nazioni Unite, le donne hanno contribuito all’80% dei processi di pace, ma solo il 16% di esse partecipa effettivamente. Questo dimostra che, nonostante il loro ruolo cruciale, spesso non ricevono il riconoscimento che meritano.
È tempo di un “tagliando delle pari opportunità”. Se vogliamo essere un Paese credibile nella promozione dei diritti umani, dobbiamo affrontare con serietà le ingiustizie interne. Le conquiste civili delle donne non possono essere solo un ricordo; devono diventare un impegno costante.
La lotta per i diritti umani è una battaglia che ci riguarda tutte!