Valmontone si è inchinata con rispetto a Umberto Pilozzi, giovane comunista assassinato dalle bande fasciste, proprio in occasione della ricorrenza della vittoria nella I Guerra Mondiale. A cento anni di distanza della sua morte, il nostro dovere è seminare, non raccogliere, il suo esempio. Dobbiamo mantenere viva la sua memoria, affinché i suoi valori si traducano in scelte e azioni concrete per le generazioni di oggi e di domani. Come disse Giacomo Leopardi, “la vita per non essere superata dalla morte, deve essere vera”. La vita di Umberto Pilozzi fu autentica: non possiamo dimenticare la sua coerenza e il suo attaccamento ai più nobili ideali di democrazia e antifascismo. Un sentito grazie al comitato promotore, alle forze dell’ordine presenti, alla Sindaca, a tutta l’amministrazione comunale, ai familiari di questo giovane comunista, alla CGIL e all’ANPI.