Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – 2024

Il nuovo Avviso si colloca nell’insieme degli interventi che vengono promossi ai fini dell’aggiornamento e della qualificazione dei lavoratrici/lavoratori sulle tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza circa la complessità del tema “sicurezza” e l’importanza di comportamenti corretti per prevenire i rischi presenti nell’ambiente di lavoro.

L’Avviso esce infatti a ridosso di quello con ad oggetto la presentazione di progetti relativi alla realizzazione di interventi di formazione aggiuntiva in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in attuazione dell’Accordo quadro di collaborazione tra INAIL e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Finanziato nell’ambito della programmazione FSE + 2021/2027, ha ad oggetto la realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti ad imprese e lavoratori anche attraverso il coinvolgimento degli Organismi Paritetici di cui all’articolo 51, d.lgs. n. 81/2008 s.m.i.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività – Ateco 2007, aggiornamento 2022 – e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011:

-rischio basso: le aziende del settore servizi, pulizie, commercio, studi professionali, ambulanti, artigianato e turismo;

-rischio medio: le aziende dei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, pubbliche amministrazioni, trasporti e magazzinaggio;

-rischio alto: le industrie edili, alimentari, tessili, metalmeccanica, manifatturiere (come pelletterie), chimiche, le raffinerie, le industrie che si occupano della gestione dei rifiuti, del compartimento sanità e dei servizi residenziali e poi spettacolo, grandi eventi e altri.

Articolazione e caratteristiche degli interventi

Le proposte saranno finalizzate alla predisposizione e adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi e alla realizzazione di interventi di formazione continua e dovranno prevedere le seguenti Azioni.

Azione 1 – attività di analisi e progettazione di modelli organizzativi e sistemi di gestione in materia di sicurezza e salute in ambito lavorativo

Le attività da realizzarsi nell’ambito della presente Azione prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzata alla:

-predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;

-elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;-

progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;

-realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.

Azione 2 – attività formativa

I percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza e dovranno riguardare un unico settore individuato rispetto alle sezioni indicate nei Codici ATECO 2007 aggiornamento 2022. Inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.

L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

-formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;

-formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;

-formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Con riferimento all’azione 2, ogni progetto, presentato in forma singola o associata in ATI/ATS, dovrà prevedere un minimo di 10 destinatari. Tutti gli interventi formativi dovranno essere svolti durante l’orario di lavoro.

I progetti prevedono obbligatoriamente l’esecuzione di entrambe le Azioni, eccezione fatta per le imprese aventi le classificazioni ATECO C23, C33, E, F41, F42 e F43 (alle quali è rivolto l’Avviso pubblico in attuazione dell’Accordo quadro di collaborazione tra INAIL e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) che possono essere destinatari della sola Azione I.

Per tutte le azioni formative, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio allegare alla proposta progettuale l’Accordo sindacale avente una delle seguenti caratteristiche:

-accordo sindacale sottoscritto dall’impresa e dalla R.S.U. o R.S.A. (ove non previste le RSU) della stessa oppure sottoscritto dall’impresa e da almeno due associazioni sindacali dei/lle lavoratori/lavoratrici maggiormente rappresentative ricomprese tra i firmatari del C.C.N.L. di riferimento;

-accordo sottoscritto da almeno un’organizzazione sindacale dei datori di lavoro e da almeno due organizzazioni sindacali dei/lle lavoratori/lavoratrici maggiormente rappresentative ricomprese tra i firmatari del C.C.N.L. di riferimento.

Soggetti proponenti

I soggetti che possono proporre progetti nell’ambito del presente Avviso sono:

-Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale;

-Organismi di Formazione professionale già accreditati ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento. In caso di Organismo di formazione capofila, lo stesso potrà partecipare ad altri raggruppamenti solo con partner e non come capofila;

-uno o più soggetti in partenariato accreditati per la formazione, ai sensi della DGR 682/2019 nell’ambito della “Formazione continua”. La candidatura deve essere accompagnata da una dichiarazione di adesione delle imprese destinatarie.

Gli Organismi Paritetici/Enti Bilaterali possono essere soggetti del raggruppamento per le attività di supporto all’Azione 1 (nello specifico, a titolo esemplificativo, possono essere coinvolti in attività di analisi dei processi e di predisposizione e gestione del sistema di monitoraggio). Date le tipologie di attività in cui possono essere coinvolti tali soggetti non devono essere necessariamente accreditati come Enti Formativi presso la Regione Lazio.

Destinatari

Per l’Azione 1 – titolari di impresa e/o datori di lavoro;

-dirigenti e/o personale con funzioni apicali;

-personale responsabile della sicurezza e della salute in ambito lavorativo.

Per l’Azione 2 – attività formativa:

-lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti;

-titolari di impresa e/o datori di lavoro.

Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI o trattamento di mobilità in deroga.

Possono essere destinatari della sola Azione 1 i titolari, datori, dirigenti e personale responsabile della sicurezza di imprese aventi le classificazioni ATECO C23, C33, E, F41, F42 e F43 alle quali è rivolto l’“Avviso pubblico per la presentazione di progetti relativi alla realizzazione di interventi di formazione aggiuntiva in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in attuazione dell’Accordo quadro di collaborazione tra INAIL e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.

Modalità di presentazione delle domande

La candidatura di cui al presente Avviso potrà essere presentata dal soggetto proponente, a partire dalle ore 9:30 di lunedì 16 settembre 2024 ed entro le ore 17:00 di venerdì 28 febbraio 2025.

Nel caso di risorse non utilizzate, la Regione si riserva la facoltà di prevedere una nuova apertura dell’Avviso.

Le candidature devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito https://sicer.regione.lazio.it/sigem-gestione-21-27/

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente attraverso il sistema pubblico SPID, al fine di aumentare il livello di sicurezza del sistema e in linea con le disposizioni e le modalità di accesso ad altri servizi della Pubblica Amministrazione.

Fonte: Lazioeuropa.it