Legalità, ecco cosa ha fatto l’Osservatorio regionale nel 2023
Nella seduta mattutina di ieri presso la I Commissione, si è tenuta un’audizione con il Generale Serafino Liberati, presidente dell’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio, che ha presentato la Relazione annuale 2023 delle attività dell’Osservatorio.
Liberati in particolare ha presentato il progetto “SOCRATES”, per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’analisi di dati e tendenze criminose in atto sul territorio regionale, così da consentire all’Osservatorio di inviare relazioni trimestrali alla Giunta e al Consiglio regionale.
Ho manifestato grande interesse per il progetto e ho richiesto di conoscerne i dettagli, le risorse che verranno utilizzate, i partner e le tempistiche, in particolare da quando saranno disponibili le relazioni, visto che per il 2023 non ho trovato traccia della mappatura e dello studio annuale sui crimini commessi nel Lazio, che costituisce il principale compito dell’Osservatorio in base alla legge che l’ha istituito.
Anche sull’istituzione di un’ora di legalità a settimana in tutte le scuole del Lazio, proposta dal Generale, ho chiesto di sapere come si intende attuare il progetto. Il Presidente dell’Osservatorio si è per ora limitato a precisare che l’anno prossimo dovrebbe partire una sperimentazione. Resto quindi in attesa di ulteriori dettagli.
Ho chiesto inoltre diversi chiarimenti su tutte le altre funzioni che la legge attribuisce all’Osservatorio e su cui non ho trovato traccia nella Relazione.
Sulla Giornata regionale della memoria in ricordo delle vittime di mafia, con la consegna del Premio regionale “Legalità contro tutte le mafie”, che doveva tenersi il 21 marzo, ho appreso dal Generale che si sarebbe svolta il 6 maggio, premiando i comandi delle forze dell’ordine presenti a Tor Bella Monaca, territorio che in questo momento appare particolarmente sotto pressione della criminalità. Una scelta condivisibile. Peccato che sia stata compiuta “in sordina”, visto che non ne ho trovato notizia su alcun organo di stampa.
Ho invitato il Presidente dell’Osservatorio a procedere con la pubblicazione del rapporto Mafie nel Lazio, che fino al 2022 l’Osservatorio ha pubblicato regolarmente e che è stato un importante strumento di conoscenza e di lavoro per addetti e cittadini.
Infine ho chiesto al Presidente di realizzare un focus, a partire dal 2024, sulla pubblicazione dei dati relativi ai beni confiscati alle mafie presenti nel Lazio. Ce ne sono quasi 2.700 ancora in attesa di destinazione e solo il 49% dei Comuni del Lazio – tra cui Roma Capitale che ha istituito anche un Forum cittadino ad hoc – ne pubblica i dati come previsto dalla legge. Il che ne ostacola la conoscenza da parte di tutte le realtà associative che potrebbero essere interessate a gestirli e a restituirli al territorio con una funzione di utilità sociale.
Il Presidente Liberati si è mostrato molto disponibile sui punti sollevati. Sono convinta che nel 2024 l’Osservatorio riuscirà a entrare nel pieno delle sue funzioni e a dare risposte e contributi su tutte le questioni da me sollevate.
Vigilanza costante e azione determinata per una regione più sicura, giusta e trasparente.