Crepe a destra sull’Autonomia. Ora pure Rocca ammette la scure del governo sugli ospedali.
Era lo scorso 22 giugno quando ho depositato in consiglio regionale una mozione sull’autonomia differenziata prevista dal Ddl Calderoli, per impegnare la Giunta Rocca ad attivarsi affinché la Regione Lazio ne chiedesse il ritiro e, nel contempo, si facesse promotrice di un tavolo istituzionale per trovare un accordo, concordato e condiviso, con tutte le Regioni, le Province e i Comuni, visto il forte e devastante impatto che, come ci confermano oggi i dati della Fondazione Gimbe, l’autonomia differenziata avrà a tutti i livelli istituzionali e territoriali, e in termini di servizi pubblici essenziali, in primis sulla sanità, compromettendo così un accesso equo alle cure, soprattutto in quelle regioni che, come il Lazio, registrano un saldo passivo della mobilità sanitaria e sono ancora sotto piano di rientro. Oggi, a distanza di nove mesi da quella mia mozione, visto che anche il presidente Rocca, davanti all’evidenza dei dati, riconosce il rischio degli effetti dell’autonomia differenziata di vedere cittadini di serie A e serie B, chieda al Governo Meloni il ritiro del Ddl Calderoli per scongiurarne lo tsunami socio sanitario che ne deriverà.
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