La Regione Lazio stanzia pochi soldi per le neomamme e le spinge nella braccia dei Pro Vita

La Giunta Rocca stanzia quattro soldi per le neomamme bisognose e non resiste alla tentazione di usare questa miseria per strizzare l’occhio alle associazioni amiche Pro Vita.

Le poche beneficiarie dovranno scaricare una modulistica complicata, avere un sistema di autenticazione di II livello e persino delegare qualcuno per completare la procedura. Ma non sarebbe stato più semplice utilizzare i Consultori Familiari già presenti sul territorio?

Inoltre, il bando prevede un punteggio premiale per chi ha una maggiore anzianità di residenza nel Lazio, una misura di dubbia legittimità costituzionale.

È ora di agire per aiutare veramente le mamme bisognose, senza complicazioni e discriminazioni. Salviamo i consultori familiari del Lazio, presidi e luoghi di libertà delle donne.

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