NON SI AIUTANO LE FAMIGLIE CON DUE SPICCI

Non solo l’assessora regionale alle Politiche Famigliari e Pari Opportunità, Baldassarre, non è quasi mai presente nelle commissioni competenti e in Aula, quando si parla dell’attuazione e del finanziamento di misure concrete per donne e famiglie ma, con il suo intervento di ieri 29 febbraio, in Consiglio regionale, sulla proposta di legge sul ‘Fattore famiglia’, dimostra di essere totalmente ‘assente’ anche su questi temi, persino quelle poche volte che degna l’Aula della sua presenza,

La destra ha presentato una proposta di legge che ambisce ad aiutare le famiglie del Lazio, riducendo le spese sul welfare, con un finanziamento di appena 150mila euro complessivi per il 2024 (di cui 50mila di spesa corrente e 100mila in conto capitale). Un primo ‘segnale’, definito dall’assessora Baldassarre, ma in realtà si tratta di ‘du spicci’ per misure spot che non aggiungono nulla di concreto alle politiche per la natalità, anzi le depotenzia.

La Giunta Rocca ad oggi ha infatti messo da parte le leggi già approvate nella scorsa legislatura, assieme al centro destra quando era all’opposizione, che potrebbero invece consentire un intervento strutturale contro il calo delle nascite: come quella sull’infanzia 0-6 anni, finanziata inizialmente con 21 milioni, o quella sulla parità salariale tra i sessi, con una dotazione iniziale di 2 milioni, che contiene misure essenziali per favorire la natalità, come i bonus caregiver. Invece ad oggi queste proposte sono inattuate o scorporate dalle leggi precedenti dalla maggioranza di destra, che poi ne fa copia e incolla portandole in aula come provvedimenti ‘nuovi’, ma con meno soldi e un iter ex novo da affrontare. Un gioco dell’oca a scapito delle cittadine e dei cittadini del Lazio.

Guarda qui il mio intervento in Aula: