Irvit caso cronico. Fatta chiarezza Proseguono alla Pisana le audizioni sui bilanci di Parchi ed Enti regionali

Per l’Irvit 80% immobili scomparsi. Spunta un credito vecchio di circa 20 anni verso Università Tor Vergata a beneficio della Regione. La situazione dell’Istituto regionale per le Ville Tuscolane (IRVIT) è un caso divenuto cronico e, permettetemi di definirlo anche imbarazzante, per le gravi e reiterate inadempienze che nel corso degli anni, sia nella precedente che nella attuale legislatura, hanno visto sia questo organo di garanzia sia la Direzione regionale bilancio, sollecitare continui approfondimenti e richiami alla corretta gestione amministrativo-contabile previsto dalla normativa nazionale e regionale.

Già oggetto nel 2020 di un’indagine ispettiva da parte della Regione, l’Irvit opera con i trasferimenti correnti della nostra Amministrazione ed è stato anche oggetto dei richiami della Corte dei Conti per i ritardi nell’approvazione dei documenti contabili da parte dell’Istituto, che ad oggi non ha approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2022, l’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2023 e pluriennale 2024-2027, il bilancio di previsione annuale 2024 e pluriennale 2025-2026. In base a quanto emerso dall’audizione con il Commissario, Francesco Scoppola, e il suo staff, le entrate e le uscite al 31/12/2022 sono state tutte recuperate, per la prossima settimana l’Irvit dovrebbe generare il rendiconto del 2023 e attualmente la cassa dell’Ente risulta a circa 150mila euro.

Tra le principali criticità segnalate invece dalla delegazione Irvit, il mancato trasferimento dei fondi stabiliti nell’ultimo bilancio regionale ma di fatto poi non trasferiti, che ha di fatto ridotto il rendiconto 2023 ma rispetto al quale la Regione ha assunto un impegno per il 2024. Negativo lo stato patrimoniale netto dell’ente per 10.913,34 euro. Predisposto un inventario del mobilio e recuperato uno precedente del 2010, dal confronto dei quali risulterebbe che l’80% dei beni Irvit è andato perso, probabilmente, nei vari trasferimenti delle 5 sedi cambiate negli anni. Scoperto inoltre un credito vecchio di circa 20 anni, risalente ai primi anni 2000, quanto Irvit ha speso molti soldi per il restauro dell’Università Tor Vergata che lo ospitava.

Il ritorno della Regione per queste spese sarebbe stato quello di poter ospitare propri organismi ma poi la sede è stata spostata a Villa Mondragone. Ora siamo ospiti di Tor Vergata in due stanze, invece avremmo diritto ad ospitare per conto della Regione Enti in 20 stanze. Tra le altre criticità riferite da Irvit, la carenza di strumenti, dai Pc ai telefoni, e personale tecnico contabile.