Nomine indegne e mancanza di democrazia: il caso del Teatro di Roma.
Ho depositato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere al presidente Rocca e all’assessora competente, Baldassarre, della Regione Lazio, se non ritengano la nomina del Direttore generale del Teatro di Roma invalida ai sensi dello Statuto della Fondazione e comunque inopportuna in quanto contraria ad ogni principio di collaborazione istituzionale.
La nomina del Direttore Luca Fusco è stata effettuata in violazione delle regole stabilite dallo Statuto della Fondazione, che prevede che la Presidenza dell’ente venga assegnata a una persona concordata assieme a Roma Capitale. Questa procedura è stata eseguita in una riunione carbonara, non convocata dal Presidente, in sua assenza e in quella di un consigliere amministrativo. Roma Capitale è proprietaria dei teatri gestiti dalla Fondazione e contribuisce con un finanziamento superiore a quello offerto dalla Regione Lazio.
C’è una preoccupante tendenza da parte della destra al governo di non rispettare regole e protocolli istituzionali nelle nomine chiave. Questo metodo non rispetta alcun criterio meritocratico ed è addirittura peggiore del famoso “manuale Cencelli” sulla lottizzazione degli incarichi. Questo porta ad una mancanza di trasparenza e democrazia che non possiamo permettere.
Grazie a tutti per il vostro sostegno e per aiutarmi a diffondere la consapevolezza su queste ‘occupazioni’ nel settore culturale della nostra regione. La democrazia e la trasparenza sono fondamentali per un sistema equo e giusto.
Torniamo al merito e non alla spartizione delle poltrone!