I consultori familiari sono fondamentali per la tutela della salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle famiglie. Offrono servizi di consulenza, informazione e prevenzione in materia di sessualità, contraccezione, fertilità, interruzione volontaria di gravidanza, infezioni sessualmente trasmissibili.

È fondamentale che vengano mantenuti e potenziati , evitando la chiusura e promuovendo il potenziamento e la riqualificazione dei percorsi socio-assistenziali. Solo così si potrà garantire la tutela della salute delle donne,in ogni fase della loro vita. E sopratutto le loro scelte.

Dopo la chiusura e la riduzione di alcuni servizi come o ad esempio per il Consultorio di Largo delle Sette Chiese di Roma, dove sono stati cancellati i servizi di Ginecologia e Ostetricia, il “Percorso nascita”, gli screening oncologici per la prevenzione del tumore al collo dell’utero e lo “Spazio giovani” rivolto ai ragazzi dai 14 ai 24 anni a scopo educativo e preventivo su sessualità, affettività e relazioni, ho presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Lazio, Rocca, per sapere:

– quale sia il numero aggiornato dei consultori familiari attivi sul territorio regionale;

– quale sia l’attuale rapporto tra numero dei consultori familiari e abitanti nel territorio regionale;

– quanti dei consultori familiari attivi siano dotati di una equipe multidisciplinare completa composta da ginecologo, ostetrica, psicologo e assistente sociale;

– quale sia la disponibilità oraria dei professionisti della equipe multidisciplinare rispetto allo standard di riferimento, pari a 18 ore settimanali per il ginecologo e lo psicologo e a 36 ore settimanali per l’ostetrica e l’assistente sociale;

– quale sia la percentuale di obiettori di coscienza nei consultori familiari attivi;

– se gli obiettivi e le azioni previste dal Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024 .

Continua la battaglia a difesa della sanità pubblica e della libertà delle donne!