Un detenuto a Rieti è morto di sciopero della fame

Scandalosa la morte del detenuto, ricoverato nel reparto di Medicina protetta di Belcolle, in seguito allo sciopero della fame per protesta. Un altro episodio drammatico che accende di nuovo il faro sulla situazione di degrado delle carceri nel Lazio e che rappresenta una vera e propria sconfitta per le Istituzioni.

E’ dello scorso agosto la mia richiesta di audizioni in I Commissione per affrontare il tema con tutti gli attori coinvolti alla quale ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta. Non ho fatto in tempo a ripresentarla in questi giorni, per chiedere di nuovo di audire Garante dei detenuti del Lazio, Direttori degli Istituti Penitenziari del Lazio, Rappresentanti delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) Lazio e Presidente del Tribunale di Sorveglianza, che subito è arrivata la notizia di un nuovo decesso.

Sovraffollamento e condizioni di disagio, per detenuti e agenti, continuano a peggiorare: secondo i dati del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap), infatti, diffusi proprio in questi giorni dal Ministero della Giustizia, alla fine del 2023 il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è stato pari a 6.537, con un incremento di 604 unità rispetto ai 5.933 di inizio anno, ovvero del 9,4% in più. I numeri parlano chiaro, le morti in carcere e i continui atti di aggressione e autolesionismo gridano giustizia.

Cos’altro dobbiamo aspettare?

Il Presidente della I Commissione convochi subito le audizioni per dare modo a tutte le forze politiche di incontrare le istanze delle Autorità competenti, il Garante dei detenuti e gli operatori del settore.

 

Atti consiliari presentati: 

-Richiesta di convocazione di una audizione in merito alla situazione carceraria. 09.01.2024 leggi il testo 

-Richiesta di convocazione di una audizione in merito alla situazione carceraria. 02.08.2023 leggi il testo