AVVISO PUBBLICO, AL VIA LE CANDIDATURE PER PRESIDENTE CONSIGLIO DI DISCIPLINA DELLE AZIENDE DEL TRASPORTO PUBBLICO DEL LAZIO
Pubblicato l’avviso per la presentazione di candidature a Presidente di Consiglio di Disciplina presso le Aziende (o dipendenza di Aziende) di trasporto pubblico operanti in Regione Lazio.
Possono presentare la propria candidatura
A, del Regio Decreto 8 gennaio 1931, n. 148, e s.m.i., le seguenti professionalità:
a) magistrati appartenenti alla magistratura ordinaria, ancorché in quiescenza;
b) magistrati appartenenti alla magistratura onoraria, che abbiano esercitato funzioni giudiziarie per almeno 4 anni;
c) avvocati che abbiano esercitato la professione per almeno 10 anni, con comprovata esperienza in materia di diritto del lavoro, contenziosi e conciliazioni;
d) docenti universitari a tempo indeterminato, specializzati in materie giuslavoristiche;
e) coloro che, ancorché in quiescenza, abbiano esercitato per un periodo di almeno 10 anni funzioni direttive inerenti alla gestione del personale in enti pubblici, in aziende private o nelle forze armate;
Detti requisiti devono essere posseduti alla data di pubblicazione del presente Avviso.
2) Incompatibilità
Si dà atto che costituiranno motivo di incompatibilità, oltre ad ogni altro motivo di incompatibilità previsto dalla vigente normativa, le condizioni di seguito riportate:
a) avere un rapporto di parentela fino al secondo grado, di affinità fino al primo grado, coniugio o convivenza con il legale rappresentante e/o amministratore dell’Azienda per la quale il nominando Consiglio di Disciplina è destinato;
b) avere in corso, o aver svolto negli ultimi due anni, attività professionale, anche in forma autonoma, con l’Azienda di trasporto o con altra Azienda operante nella Regione Lazio come articolazione organizzativa del medesimo soggetto, titolare di contratto di servizio o altro atto
di regolazione dei servizi di trasporto pubblico locale, per il quale il Consiglio di Disciplina è destinato;
c) avere in corso, o aver svolto negli ultimi due anni, attività professionale, anche in forma autonoma, con le Organizzazioni sindacali presenti in Azienda o presenti in altra Azienda operante nella Regione Lazio come articolazione organizzativa del medesimo soggetto, titolare
del contratto di servizio o altro atto di regolazione dei servizi di trasporto pubblico locale, per la quale il Consiglio di Disciplina è destinato;
d) avere una controversia pendente con l’Azienda di trasporto o con le Organizzazioni sindacali
di cui alle lettere b) e c), per la quale il Consiglio di Disciplina è destinato;
e) avere legami di natura patrimoniale con l’Azienda di trasporto per la quale il Consiglio di Disciplina è destinato.
L’assenza di detti motivi di incompatibilità, oltre a quelli ordinariamente per legge previsti, dovrà essere attestata al momento della nomina.
3) Presentazione della candidatura degli aventi titolo per il conferimento degli incarichi. Il candidato deve essere in possesso della competenza tecnico/giuridica e dell’esperienza adeguate a
ricoprire l’incarico di Presidente di Consiglio di disciplina.
La domanda per la presentazione della candidatura
La domanda deve essere firmata attraverso una delle seguenti modalità:
1. con firma digitale del candidato;
2. con firma autografa su carta, in forma estesa e leggibile, e non soggetta ad autenticazione. La domanda deve essere quindi scansionata ed accompagnata da documento di identità del candidato in corso di validità, anch’esso scansionato. A tutela del candidato, tutti i documenti devono essere inviati in formato pdf, affinché siano immodificabili, facilmente leggibili e conservabili dall’Amministrazione.
La domanda deve pervenire unicamente a mezzo PEC, all’indirizzo trasporto_gomma@regione.lazio.legalmail.it, entro le ore 24.00 del sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio avvenuta in data 21/12/2023
L’oggetto della PEC deve riportare la dicitura “PRESIDENTE CONSIGLIO DI DISCIPLINA”. Non saranno prese in considerazione le domande pervenute attraverso modalità diverse da quelle sopra riportate ovvero che perverranno al di fuori del termine stabilito. Sarà onere del richiedente verificare l’effettiva ricezione della domanda da parte dell’Amministrazione regionale.
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Fonte: Regionelazio.it