DELIBERA “TAGLIA SCUOLE”, LA MAGGIORANZA CONSILIARE SCONFESSA GIUNTA ROCCA

Dai 15 istituti in meno previsti per l’anno scolastico 2024/2025 si passa al taglio immediato di 37 autonomie scolastiche nel Lazio: gli effetti devastanti della delibera della Giunta Rocca sul dimensionamento scolastico, in base alla denuncia unitaria dei sindacati, diventano ancora più gravi e impattanti di quanto avevo denunciato ad ottobre con la mia mozione in Aula che chiese il ritiro della delibera ma che fu purtroppo bocciata (leggi qui).

All’epoca la prima delibera regionale sulle le linee guida sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2024/25, in applicazione del decreto nazionale sul dimensionamento scolastico, prevedeva una riduzione di 53 Istituzioni scolastiche complessive nel triennio 2024-2027, di cui 15 già per l’anno 2024-2025  territorialmente così distribuite: sette per la Città Metropolitana di Roma Capitale, tre per la provincia di Frosinone, una per la provincia di Latina, tre per quella di Rieti e una per la provincia di Viterbo. Ora invece una nuova delibera modifica la prima prevedendo addirittura il taglio immediato di 37 istituti, senza alcun confronto con la comunità educante e scolastica e senza considerare l’impatto negativo su studenti e le loro famiglie in termini di qualità dell’istruzione e di spostamenti tra casa, scuola e lavoro.

Inoltre, la maggioranza di centro destra della Regione Lazio da prova di essere in totale confusione. Alla Pisana sospesi i lavori della IX Commissione Istruzione e Diritto allo Studio in cui avremmo dovuto discutere la delibera regionale della Giunta Rocca sul dimensionamento scolastico, per la necessità di fare ulteriori approfondimenti su un provvedimento disposto dal loro stesso governo regionale e nazionale, visto che la delibera va ad applicare i tagli degli istituti scolastici voluti dal ministro Valditara.

Si tratta di una delibera peggiorativa che per l’anno scolastico 2024/2025 fa salire a 37 le scuole eliminate rispetto alle 14 previste dalla precedente delibera regionale per la quale la Giunta Rocca aveva promesso un “dimensionamento soft”. Chiediamo lo stop al dimensionamento scolastico. È paradossale questa pausa di riflessione voluta dalla destra, che oggi ha avuto difficoltà persino a raggiungere il numero minimo legale in una Commissione convocata, tra l’altro, in via eccezionale visto che siamo ormai in sessione di bilancio, che come da prassi prevede la sospensione di tutte le altre attività.

Il dato politico è evidente: la maggioranza di centro destra del Consiglio regionale del Lazio è la prima a non essere convinta del dimensionamento scolastico del Lazio e sconfessa così la Giunta Rocca e il Governo nazionale Meloni. Abbia quindi il coraggio di fare la cosa giusta per ottenere il ritiro della delibera taglia-scuole!