VIOLENZA SULLE DONNE, IL MIO VIDEO DENUNCIA: “USCIAMO DAL SILENZIO. FACCIAMO RUMORE!”
Per Giulia e per tutte le donne vittime di femminicidio. Per uscire dal silenzio. Perché il patriarcato non fa rumore, ma umilia e uccide, mentre i diritti invece hanno, devono avere, una voce. Sempre e comunque. E oggi questa voce vogliamo ridarla a Giulia e a tutte coloro che sono state silenziate per la mano assassina di un uomo.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: dobbiamo fermare questa mattanza, basta minuti di silenzio, ma rumore, sempre più rumore. In quest’aula, nelle piazze, sui luoghi di lavoro, tra le mura domestiche. Basta tagli alle misure che consentono l’autonomia economica delle donne, come il reddito di libertà, i bonus babysitter e caregiver, un tempo previsto anche per le libere professioniste, il popolo di precarie delle Partite Iva. Ripristiniamo queste misure e attuiamo la legge sulla parità salariale. Perché una donna si salva dal suo aguzzino soprattutto se è autonoma economicamente e se c’è uno Stato che la riconosce come tale.
Il ministro dell’Istruzione Valditara presenta il piano per l’educazione alle relazioni, tra l’altro con consulenti e formule alquanto opinabili, ma al Presidente Rocca e a tutta la sua Giunta, al presidente Aurigemma e a tutte le colleghe e i colleghi di quest’ aula, vogliamo ricordare che nel consiglio regionale del Lazio ci sono già due proposte di legge, che giacciono da mesi, ancora in attesa di essere discusse, per introdurre l’educazione sessuale e all’affettività e promuovere la parità di genere in scuole, università e percorsi formativi.
Lavoriamo insieme per mettere in campo tutte queste azioni necessarie.
Altrimenti quello che ci aspetta, sarà sempre più rumore: lo stiamo vedendo nei licei, nelle università, nelle piazze. E sarà sempre più assordante e inarrestabile. È già inarrestabile.
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