BAMBINI IN CARCERE CON LE LORO MAMME, CHI RUBA DI PIÙ?
Ancora un passo indietro sulla tutela dei diritti dei minori e della maternità. In carcere donne incinte e madri, mentre restano a piede libero mafiosi ed evasori: ecco la ricetta del Governo di centro destra #Meloni per la sicurezza pubblica, che, paradossalmente, arriva proprio da un esecutivo che ha fatto della natalità uno dei suoi cavalli di battaglia guidato da una leader divenuta premier al grido di: “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”.
Dopo la lotta ai poveri, ora il nemico pubblico numero uno solo le “borseggiatrici incinte”.
Sia chiaro: le regole vanno rispettate da tutti e tutte e sempre. Per far sì che ciò avvenga non serve trovare il capro espiatorio, per operazioni di facciata o di propaganda, come in questo caso. Ma serve investire in prevenzione, cultura della legalità, welfare, presidio del territorio sostenendo forze dell’ordine e la rete di enti e società civile, ad esempio attraverso i Patti Educativi di Comunità.
Uno Stato di Diritto è davvero tale se garantisce e promuove il rispetto delle regole, dando il buon esempio e procedendo sempre di pari passo con il rispetto della dignità dell’essere umano, soprattutto dei soggetti più fragili, come appunto i bambini e le neomamme che vengono da realtà sociali complesse.
Ma soprattutto lo Stato dà il buon esempio aggredendo innanzitutto i veri “borseggiatori” della Cosa pubblica: le multinazionali che incassano miliardi in Italia per poi pagare le tasse all’estero; le aziende che prendono i nostri incentivi statali ma poi delocalizzano la produzione in quei Paesi dove la manodopera costa ancora di meno che in Italia; le mafie e la criminalità organizzata che soffocano imprenditori onesti, fagocitano interi pezzi di economia dei nostri territori e assoldano i nostri giovani per lo spaccio di droga nelle periferie più povere o come bassa manovalanza dei loro crimini efferati, spesso mandandoli a morire.
Un intero futuro rubato. Già… rubato, nel silenzio più assoluto. E senza nemmeno bisogno di salire sui mezzi pubblici.
Allora mi chiedo: secondo voi, tra tutti quelli citati, chi ruba di più alla collettività?