AGRICOLTURA, FINO A 200MILA EURO PER AMMODERNAMENTO FRANTOI OLEARI

La misura nell’ambito del PNRR prevede un sostegno per l’ammodernamento dei frantoi oleari, pari al 55% del costo totale dell’investimento, elevabile al 70% nel caso di giovani agricoltori.  E’ prevista l’erogazione di contributi a fondo perduto, per l’ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.

Nello specifico, si prevede di favorire l’ammodernamento dei frantoi esistenti anche attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Il rinnovo degli impianti tecnologici porterà anche al miglioramento della qualità degli olii e ad un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo-olearia.

Il contributo pubblico massimo concedibile è pari a 200.000,00 (duecentomila) euro per progetto. Il costo totale dell’investimento richiesto non può essere superiore a 500.000,00 fermo restando i limiti posti per l’intensità del contributo pubblico. Il costo totale dell’investimento richiesto e ritenuto ammissibile non può essere inferiore a 40.000,00 euro.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari ammissibili al sostegno di cui al presente bando pubblico sono le imprese agricole, imprese agroindustriali e loro associazioni e cooperative, titolari di frantoi oleari, che:

– effettuano l’estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), secondo le disposizioni di cui ai decreti del Ministero n. 8077/2009 e n. 16059/2013;

– hanno compilato il registro telematico di carico/scarico olio e che sono in possesso delle specifiche autorizzazioni ambientali richieste per lo svolgimento delle attività aziendali;

in possesso dei seguenti requisiti:

1. essere iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), secondo le disposizioni di cui ai decreti del Ministero n. 8077/2009 e n. 16059/2013;

2. essere iscritto alla competente CCIAA ed essere titolare di partita IVA. Il requisito viene verificato attraverso le registrazioni inserite nel portale SIAN (almeno uno degli ultimi quattro anni – 2020-21; 2021/22; 2022-23; 2023-24) oppure attraverso qualsiasi altra attestazione da cui risulti in maniera certa l’avvenuta produzione di olio extravergine di oliva in uno degli anni del quadriennio indicato in precedenza. L’attestazione deve essere comprovata da documentazione che certifichi che l’olio prodotto (non classificato al momento della molitura dal frantoio) sia stato successivamente classificato come olio extravergine di oliva; permetta di ricondurre la certificazione al movimento di produzione di olio registrato del Portale dell’olio di oliva; Il requisito si intende soddisfatto se per almeno uno degli ultimi quattro anni 2020-21; 2021/22; 2022-23; 2023-24) risultano registrazioni nel portale SIAN dell’attività di trasformazione.

3. essere in possesso di un fascicolo unico aziendale aggiornato ai sensi dell’art. 43 del decretolegge n. 76 del 2020;

4. essere titolare di frantoio oleario che estrae olio-extravergine di oliva;

5. possedere le specifiche autorizzazioni ambientali richieste per lo svolgimento delle attività aziendali, in luogo dell’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.);

6. dimostrare di essere proprietari o di aver titolo a disporre degli immobili ove si intendono realizzare gli investimenti garantita per un periodo pari ad almeno 7 anni a decorrere dal termine ultimo stabilito per la presentazione delle domande di sostegno da garantire con contratto di affitto o con dichiarazione del prorpietario. Nel caso in cui la durata dell’affitto sia inferiore ai sette anni è consentito, in deroga alle suddette disposizioni e senza soluzione di continuità, rinnovare il contratto di affitto anche successivamente alla presentazione della domanda di sostegno e comunque non prima della dichiarazione di ammissibilità al finanziamento della domanda. Il nuovo contratto di affitto deve garantire la completa copertura del periodo residuo di impegno.

7. dimostrare, per gli interventi strutturali, l’immediata cantierabilità dell’investimento programmato. Nel caso di interventi realizzati tramite C.I.L.A. (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) o S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o altri titoli abilitativi, o soggette alla disciplina della “edilizia libera”, la relativa documentazione deve essere stata presentata presso gli uffici competenti prima dell’inoltro della domanda di sostegno;

8. dimostrare l’agibilità dei locali dove vengono installati gli impianti;

9. non essere inclusa tra le imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea sugli Aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;

10. essere nelle condizioni di “assenza di reati gravi in danno dello Stato e dell’Unione Europea”;

1. non essere impresa destinataria di ordini di recupero pendenti a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno, conformemente a quanto stabilito al punto (25) degli Orientamenti;

12. nell’ambito delle valutazioni relative ai criteri di selezione, di cui al successivo articolo 9, l’investimento programmato deve almeno raggiungere il punteggio minimo.

La presentazione delle domande di aiuto deve avvenire entro il 15 gennaio 2024 sulla piattaforma SIAN.

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